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Attualità

Palazzi videosorvegliati
pagando 990 euro + iva

I condomini di Asti potranno essere videosorvegliati pagando 990 euro più iva. Lo prevede la convenzione siglata tra il Comune, Confartigianato e CNA che prevede l’installazione di base del sistema (due telecamere, una puntata sull’ingresso principale e l’altra sul retro del palazzo) ad un importo calmierato rispetto ai prezzi ordinari. L’importo per l’installazione potrà essere suddiviso tra tutti i comproprietari e sarà recuperabile con…

I condomini di Asti potranno essere videosorvegliati pagando 990 euro più iva. Lo prevede la convenzione siglata tra il Comune, Confartigianato e CNA che prevede l’installazione di base del sistema (due telecamere, una puntata sull’ingresso principale e l’altra sul retro del palazzo) ad un importo calmierato rispetto ai prezzi ordinari. L’importo per l’installazione potrà essere suddiviso tra tutti i comproprietari e sarà recuperabile con lo sconto fiscale del 50% per i successivi dieci anni. E’ questa la principale novità emersa mercoledì sera durante la commissione consiliare sulla Sicurezza che si è svolta in Comune. Per promuovere l’iniziativa delle telecamere, che serviranno a garantire maggiore sicurezza ai condomini, ma anche registrare eventuali crimini che dovessero avvenire in prossimità dei palazzi, è stata chiesta la collaborazione degli amministratori di condominio ANACI e FNA, del Collegio dei Geometri, dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri.

Ovviamente sarà possibile estendere il sistema dall’installazione base ad una superiore (videosorveglianza di cantine, garage, collegamenti diretti su tv e computer, etc.) con costi che dovranno essere concordati direttamente con gli installatori. Durante la Commissione si è parlato anche della creazione di un apposito albo nel quale censire tutte le telecamere private della città. «Le forze dell’ordine hanno bisogno di trovare in fretta le telecamere private che possono aver ripreso le vicinanze di un crimine, perché le immagini si cancellano entro 48 ore. Per questo – ha spiegato il sindaco Fabrizio Brignolo – chiederemo a tutti i privati di comunicare al Comune la dislocazione degli impianti e il numero di telefono del responsabile che potrà essere contattato».

Infine si è anche fatto il punto sull’accensione delle nuove telecamere anticrimine nella zona sud/ovest, finanziate con il PISU e collegate al comando della polizia municipale. «In questo modo – ha aggiunto Brignolo – realizzeremo un esperimento pilota unico in Italia: una rete capace di rendere disponibili, in tempi rapidissimi, alle forze dell’ordine, le immagini di centinaia e in prospettiva migliaia, di occhi elettronici pubblici e privati». Agli occhi elettronici si aggiungeranno presto quelli umani dell’iniziativa “Controllo di vicinato”, che partirà nelle prossime settimane. I vicini di casa potranno essere informati di eventuali presenze sospette con una “app” per telefonini appositamente realizzata dall’Asp. Tutte queste iniziative saranno illustrare alla cittadinanza il 22 ottobre, alle 18, in un incontro pubblico all’università.

r.s.

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