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Attualità

Comune, approvato il consuntivo
Ma Uniti per Asti esce dalla maggioranza

In altri tempi il colpo di scena inaspettato sarebbe stata l’uscita dalla maggioranza del gruppo “Uniti per Asti” ma, dopo un mese e mezzo di tira e molla con il Collegio dei Revisori dei Conti,

In altri tempi il colpo di scena inaspettato sarebbe stata l’uscita dalla maggioranza del gruppo “Uniti per Asti” ma, dopo un mese e mezzo di tira e molla con il Collegio dei Revisori dei Conti, due bocciature e l’ombra di un commissariamento sempre più vicina, la vera sorpresa dell’ultimo Consiglio comunale è stata l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2013. In effetti il gruppo “Uniti per Asti” ha abbandonato la maggioranza dopo averlo lasciato intendere più volte nel corso degli ultimi 6 mesi. Un addio “zoppo” perché mentre il capogruppo Anna Bosia dichiarava l’abbandono della maggioranza, il consigliere Paolo Crivelli annunciava l’uscita da “Uniti per Asti” per rientrare tra le fila della stessa maggioranza.

«Non abbiamo più motivi per stare qui» ha dichiarato Bosia ricordando al sindaco di non aver realizzato tutta una serie di punti del programma elettorale e «quel rimpasto di Giunta che avevamo chiesto». Il matrimonio tra “Uniti per Asti” e l’amministrazione Brignolo è quindi terminato, dopo 2 anni, come richiesto dalla stessa base del gruppo che aveva chiesto ai suoi consiglieri di lasciare la maggioranza una volta per tutte. Anna Bosia ha poi inviato un comunicato per spiegare nel dettaglio le motivazioni della scelta.

Per quanto riguarda il Bilancio, i pareri negativi dei Revisori avevano sollevato le criticità sui residui e l’indebitamento verso la controllata Asp (non ancora recepito nel rendiconto del Comune ma stimabile in 5.000.000 di euro) per via delle famose bollette non pagate sulla tariffa rifiuti. Poche ore prima del Consiglio i Revisori hanno certificato che i conti fatti sono corretti ma non hanno ribaltato “tecnicamente” il parere negativo dato nelle precedenti occasioni, dettaglio che dall’opposizione è stato sollevato più volte, in particolare dai consiglieri Pensabene e Lattanzio.

Quest’ultimo, rivolgendosi ai colleghi di maggioranza, ha detto: «Questa sera andate a votare una pratica e la deliberate con il parere  ancora negativo perché non viene scritto da nessuna parte che è cambiato. Questa pratica andrà quindi dritta filata alla Corte dei Conti». Il sindaco Brignolo ha invece dichiarato di essere soddisfatto per il lavoro svolto dagli uffici nel dare risposte alle osservazioni sollevate dei Revisori dei Conti. «E’ stato un lavoro molto impegnativo ma estremamente utile e ringrazio sia il Collegio dei Revisori, per lo scrupolo che ci ha imposto, sia i dirigenti del Comune che si sono prestati a effettuare un lavoro di “riassestamento” dei residui il quale ora consente a tutti di avere assoluta certezza dei conti del Comune e quindi dei cittadini di Asti. Credo – ha aggiunto Brignolo – che i conti del Comune di Asti siano tra i più controllati d’Italia per cui siamo sicuri che d’ora in poi qualunque nostra scelta si poggerà su basi solide».

Brignolo ha poi ricordato, dati alla mano, l’essenza stessa del Consuntivo che ammonta a 70.000.000 di euro. «Il riaccertamento ha confermato tutti i “residui” e ha fatto emergere criticità relative a un ammontare complessivo di soli 120.000 euro per i quali si è prudenzialmente accantonato l’equivalente importo in un fondo di “svalutazione crediti” ottenuto vincolando interamente l’avanzo di amministrazione – ha detto il sindaco – Nonostante i tagli drammatici imposti da Stato e Regione (oltre 13.000.000 di euro in meno nel 2013 rispetto al 2010) tirando molto la cinghia il Comune è riuscito a migliorare tutti i parametri di Bilancio: è migliorato il saldo della gestione di cassa e vi è stato un deciso incremento dell’avanzo di amministrazione dell’anno 2013 rispetto al biennio precedente; dai circa 4 milioni di euro di avanzo registrati negli anni 2011 e 2012, il rendiconto 2013 chiude con un avanzo di amministrazione di 9,68 milioni di euro. Questo avanzo per prudenza non verrà utilizzato ma è stato vincolato  per accantonare un fondo per le eventuali difficoltà nei recuperi crediti pari a 5,44 milioni di euro, ossia quasi 3 volte l’accantonamento operato nel corso dell’esercizio 2012. L’avanzo che emerge dalla gestione di competenza – ha spiegato – risulta positivo per la prima volta dopo 4 anni per 2,1 milioni di euro, pur in presenza di avanzo applicato nel corso dell’esercizio di 1,2 milioni di euro».

Colpi di scena anche nelle commissioni consiliari che di recente sono state interessate da un insolito effetto “minoranza” tra surroghe, fuoriuscite e dimissioni. Pierangelo Mantelli (UDC) qualche mese fa aveva rassegnato le dimissioni da presidente della 6° commissione (Sport – Pianificazione commerciale) e al suo posto, per questioni anagrafiche, ora è subentrato il consigliere di minoranza Mario Vespa (Lista Civica) invece di Neri Baglione (Territorio è Cultura). Avendo ottenuto Vespa e Baglione 2 voti ognuno ad averla vinta è stato Vespa in quanto, secondo regolamento, il più anziano ha la precedenza di nomina.

Dimissionario anche Renzo Viarengo (Territorio è Cultura) che si è dimesso dalla presidenza dell’8° commissione (Frazioni – Trasporto pubblico – Viabilità e Polizia municipale) lasciando il posto vacante. Le dimissioni di Viarengo sono arrivate dopo i lavori dell’ultima seduta e in polemica con la gestione degli stessi «infatti – ha commentato – non voglio essere il padrone della commissione ma neanche il garzone. D’ora in avanti farò semplicemente l’uditore perché fare il presidente, quando sono gli altri a decidere, è meglio allora non farlo». Anna Bosia (Uniti per Asti) rimane presidente della 2° commissione (Lavori Pubblici – Patrimonio) perché essere uscita dalla maggioranza non fa decadere automaticamente la sua carica in testa alla commissione. Infine rimane Maurizio Lattanzio (Lista Civica) che resta presidente della 3° Commissione (Bilancio e Tributi) tradizionalmente affidata ad un rappresentante dell’opposizione.

Riccardo Santagati

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