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Comune di Asti: «Riscuoteremo i piccoli crediti, anche da 50 euro»

Troppe multe non pagate e tasse evase per 3 milioni di euro l’anno – L’assessore annuncia tolleranza zero e qualche novità per incassare il dovuto

Asti, è “caccia” ai furbetti di tasse e multe

Chi sbaglia, paga. O meglio, chi riceve una cartella esattoriale (IMU – TARI) o prende una multa per violazione al Codice della Strada non potrà più pensare di farla franca ignorando volutamente gli avvisi di riscossione pensando di essere più furbo degli altri. E’ con uno spirito di equità, ma anche con l’obiettivo di recuperare circa 3 milioni di euro di somme evase ogni anno, che l’amministrazione Rasero ha messo in campo una sezione speciale dell’ufficio tributi con l’obiettivo di contrastare i morosi e incamerare i crediti non pagati. Non per forza grandi somme di denaro (sebbene c’è chi deve versare al Comune anche 300.000 euro) perché sono proprio le piccole somme evase che, messe insieme, diventano un tesoretto cui l’amministrazione comunale non intende rinunciare. «A Equitalia – spiega l’assessore al bilancio Renato Berzano – ci sono circa 40.000 posizioni “dormienti” che devono pagare cifre più o meno importanti e che non l’hanno fatto. Abbiamo chiesto all’Agenzia di restituirci la riscossione di queste somme, ma per riottenerle dobbiamo pagarle il lavoro svolto fino ad oggi per la gestione del credito, una cifra che supera i 700 mila euro».

La task force del Comune

Da qui la necessità di cambiare regime di riscossione e incrementare il numero degli incaricati interni al Comune. «Oggi abbiamo tre dipendenti – continua Berzano – ma entro il prossimo anno è nostra intenzione assumere altre due unità per facilitare la gestione di un numero considerevole di cartelle esattoriali e multe». La task force del Comune ha già emesso 2.600 ingiunzioni di pagamento per IMU e TARI evase tra il 2014 e il 2016 e per circa 1.503.000 euro. Poi, a breve, inizieranno a partire i recuperi delle multe stradali a rischio di prescrizione: si tratta di circa 12.000 contravvenzioni, solo una piccola parte dell’ammontare di tutti i crediti che il Comune vuole a tutti i costi incassare.

Evasione delle multe al 50%

«Purtroppo, – sottolinea Berzano – gli astigiani pagano solo tra il 50 e il 60% delle multe quindi parliamo di un tasso d’evasione molto elevato. Abbiamo intenzione, con questo nuovo ufficio, di andare a recuperare anche multe da 50 euro e lo facciamo grazie all’acquisto di un apposito software che ci aiuta a monitorare lo stato di riscossione, i termini di prescrizione, ricorsi, etc. Le multe saranno sempre più “aggredite” in tempo reale e stiamo anche valutando se sia possibile non erogare alcuni servizi a domanda individuale ai cittadini morosi».

Chiaramente non è intenzione del Comune rifiutarsi di rilasciare la carta d’identità o togliere il piatto dalla mensa di un bambino con una famiglia debitrice, ma sono allo studio altre ipotesi tenuto conto che le norme del “sistema Italia” non aiutano le amministrazioni comunali. «Avevamo anche pensato di utilizzare le ganasce sulle auto in divieto di sosta dov’è prevista la rimozione forzata – spiega l’assessore – ma è un controsenso perché se blocco il veicolo anziché rimuoverlo sto implicitamente omettendo di fare ciò che indica il cartello». Un dato è certo: ad Asti si prospettano tempi difficili per i “furbetti delle multe”.

Riccardo Santagati

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