La richiesta di fusione, approvata all’unanimità lo scorso dicembre dai due consigli comunali, è stata licenziata dalla VII Commissione ed illustrata in aula dall’assessore ai rapporti con il consiglio regionale Maurizio Marrone. La fusione diventerà effettiva solo se nel referendum (che essendo di tipo consultivo non richiede il raggiungimento di un quorum), che si terrà in autunno, vinceranno i sì in entrambi i comuni.
L’iter prevede successivamente le dimissioni dei due consigli comunali e l’istituzione del nuovo comune dal 1° gennaio 2023, guidato da un commissario prefettizio fino alle elezioni del sindaco e del consiglio comunale. A tutte le famiglie di Tonengo e Moransengo è stata inviata una lettera per informarle degli indubbi vantaggi derivanti dalla fusione, fra cui figurano i maggiori contributi statali e regionali (stimati in 883 mila euro in dieci anni) e la razionalizzazione dei servizi.
La sede del nuovo comune, scelta per sorteggio, sarà presso il municipio di Tonengo, ma vi saranno anche uffici distaccati a Moransengo, in mododa favorire i cittadini che hanno difficoltà a spostarsi.
Nella foto, una veduta panoramica di Tonengo.