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Attualità

Sul bilancio l'ok della maggioranza
Voglino: «Puntare alla crescita»

Tra i banchi del Consiglio è entrata nel vivo la discussione dei bilancio di previsione 2016, una gestione da 118.724 mila euro (equilibrio tra entrate e uscite, come disposto dalla nuova

Tra i banchi del Consiglio è entrata nel vivo la discussione dei bilancio di previsione 2016, una gestione da 118.724 mila euro (equilibrio tra entrate e uscite, come disposto dalla nuova contabilità dei comuni), con una spesa corrente pari a 65.550.300 euro. Dopo due serate dedicate alla minoranza, mercoledì sera è stata la volta dei consiglieri di maggioranza prendere la parola, prima delle repliche da parte del sindaco. E’ stato il capogruppo del PD, Vittorio Voglino, a controbattere alle numerose critiche giunte dai banchi dell’opposizione. «I conti tornano e, con i tempi che corrono, è già una bella notizia – ha esordito l’ex sindaco – I paletti finanziari previsti dalla legge sono rispettati e il bilancio fotografa un Comune finanziariamente virtuoso. Il documento è stato strutturato in modo coerente, attendibile e congruo».

Sul caso dell’emendamento proposto dal sindaco per mettere in sicurezza i conti, dopo la sentenza che ha visto soccombere il Comune su un vecchio caso di esproprio di un terreno, Voglino ha puntualizzato: «L’integrazione del sindaco non può essere un debito fuori bilancio, perché non può essere fuori bilancio una spesa prima che il bilancio venga approvato». Voglino ha poi chiesto all’amministrazione di monitorare l’andamento del mercato edilizio perché il 100% degli oneri di urbanizzazione sarà impiegato in parte corrente, per lavori pubblici e manutenzioni, e quindi sarà necessario avere i dati aggiornati per sapere quanto si potrà spendere. «I numeri rilevati ci dicono che il settore sociale, sport, istruzione e cultura – ha poi aggiunto – avranno bisogno di essere ristorati con auspicabili e tempestive variazioni».

Il capogruppo del PD ha anche proposto un’analisi politica del bilancio: «Occorre puntare alla crescita favorendo gli investimenti, movimentando la spesa pubblica e sostenendo il welfare. Dobbiamo trovare il modo di creare ricchezza; bene quindi la leva urbanistica e strumenti come la variante frazionale con la quale si movimenta l’economia. Forse è venuto il tempo di imporre alla città un contributo di sostegno, un contributo allo sviluppo, chiamando chi più ha a venire incontro alle esigenze di chi ha meno, e non uso il termine patrimoniale». Raffaele Giugliano (Moderati) ha invece modulato l’intervento sul commercio e sulle opportunità che il Programma di Qualificazione Urbana darà ai negozianti della zona di corso Dante, corso Alfieri (fino a piazza I maggio) e zone limitrofe nell’abbellire le proprie attività.

«Il centro commerciale naturale è stato un fallimento delle associazioni di categoria» ha poi detto, ricordando la fine di quel progetto, ma anche l’importanza di cogliere al volo occasioni come il PQU per riqualificare delle zone di Asti, dando slancio al commercio in un momento di forte sofferenza (una riunione sul PQU aperta a tutti i commercianti è già prevista lunedì sera, alle 20, in municipio per illustrare l’iniziativa e preparare la seconda fase del bando regionale). Il consigliere Renzo Viarengo (Territorio è cultura) ha invece spezzato una lancia in favore dei dipendenti del Comune, ricordando lo scarso numero di addetti alle aree verdi (4) e al suolo extraurbano (1), ma ha anche annunciato tre sfalci dell’erba nel corso dell’anno così da rendere la città la più gradevole possibile in vista di importanti appuntamenti, come l’adunata nazionale degli alpini che si svolgerà a maggio. Nella seduta di giovedì sera, al momento di andare in stampa col giornale, era prevista la discussione sugli emendamenti e la votazione finale del bilancio e delle pratiche ad esso collegate.

Riccardo Santagati

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