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La piazza centrale di Moncalvo
Attualità

Coronavirus: è morto uno dei due moncalvesi ricoverati a Casale

Una terza persona, ospite della Casa di Riposo Gavello, è risultata positiva al Covid-19 e si trova ricoverata all’ospedale di Asti

La conferma è stata data dal Comune di Moncalvo

Con un breve comunicato, a distanza di una settimana dal primo che annunciava due casi di coronavirus in paese, il Comune di Moncalvo ha rivelato che una delle due persone non ce l’ha fatta. È morto nella giornata di ieri. “Oggi ci troviamo a dare un triste annuncio. Purtroppo ieri è deceduto un concittadino ricoverato presso l’ospedale Santo Spirito di Casale. Ci uniamo al dolore della famiglia in questo momento di lutto e sconforto”, inizia così il testo del messaggio. L’amministrazione ha, inoltre, proseguito confermando un terzo caso in paese di positività al Covid-19.

“La persona in questione è un ospite della Casa di Riposo ‘Gavello’. In questo caso però il ricovero è avvenuto presso l’ospedale di Asti per ragioni non riconducibili al virus, al momento della dimissione il paziente è stato sottoposto a tampone ed è risultato positivo. Questa persona risulta asintomatica ed è in condizioni di buona salute, ma si trova in osservazione. Il fatto che finora tutti i casi conclamati siano riconducibili a ricoveri deve farci riflettere sull’importanza di sostenere i nostri ospedali in un momento così difficile”.

Il sindaco: “Non è utile a nessuno conoscere le generalità dei contagiati”

La situazione moncalvese è, a detta del Comune, sotto controllo ed è gestita dall’Asl di Alessandria che monitora e segue da vicino in particolar modo la Casa di Riposo. “Chiedo a tutti i cittadini di rispettare il dolore di chi in questo momento si trova in difficoltà per il proprio caro deceduto o ricoverato – spiega il sindaco di Moncalvo Christian Orecchia – Non é utile a nessuno conoscere le generalità dei contagiati, ma è invece indispensabile rispettare le restrizioni che Governo e Regione ci impongono a tutela della nostra salute, soprattutto nel rispetto delle fasce più deboli”.

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