Didattica a distanza
Siamo ormai giunti alla terza settimana dalla chiusura delle scuole per contenere il contagio del Covid-19.
Per affrontare questo periodo, che ad oggi durerà fino al 3 aprile, le scuole astigiane si sono attrezzate ricorrendo alla tecnologia e incrociando diversi strumenti, dalle video lezioni ai contenuti multimediali. La preoccupazione per le conseguenze delle misure di contenimento del virus colpisce in particolare gli studenti dell’ultimo anno, preoccupati per l’esame di Maturità.
Le opinioni degli studenti
«Da noi sono partite alcune lezioni usando la piattaforma “Google meet”. Funziona molto bene: si riesce a comunicare con il professore e fare una lezione quasi normale”, dice Nicolas, studente al quarto anno del liceo classico Alfieri. La lezione funziona come una sorta di video chiamata di gruppo. Inoltre c’è una chat attiva per fare domande o rispondere all’insegnante. Un problema che emerge, però, è la dispersività, dal momento che i professori usano diverse piattaforme e app per la didattica.
Lo stesso programma è usato anche dagli studenti del liceo scientifico Vercelli. «Ci danno video e documentari da vedere da casa, cosa che mi piace molto. Di lezioni online per ora ho fatto solo quelle di matematica e mi sono trovata bene, anche se alcuni miei compagni hanno trovato stancante seguirle al computer», dice Aurora, studentessa di quinta. La sua classe tra poco inizierà le lezioni di quasi tutte le materie e le interrogazioni a distanza. «Il problema è che i professori non ci danno orari, tutto è molto caotico e non sappiamo per quanto dovremmo studiare a casa».
In particolare la confusione imperversa per quanto riguarda l’esame di Maturità, su cui neanche i professori sanno dare risposte, essendo tutto ancora molto fumoso. Secondo alcune voci, per esempio, non ci saranno le prove Invalsi o il programma d’esame sarà ridotto.
Nulla però è ancora certo. «Non sappiamo come sarà, inoltre siamo molto indietro e abbiamo pochissimi voti», aggiunge Alessia, alunna di quinta all’istituto Sella. Quando è iniziato il periodo di sospensione delle lezioni era infatti da poco cominciato il secondo quadrimestre. Anche al Sella le lezioni iniziano questa settimana, anche con l’utilizzo del registro elettronico e dell’app Weschool. «Per ora su queste piattaforme mi sto trovando bene, anche se ovviamente preferisco le lezioni dal vivo», continua.
All’istituto Monti, invece, le prime lezioni si sono tenute su Skype. «Per adesso abbiamo fatto qualche lezione di matematica, insieme ai compagni di un’altra classe di terza», dice Alessandro, al terzo anno dell’indirizzo di Scienze applicate. I ragazzi sono stati anche invitati a usare file su dropbox per lo studio individuale e questa settimana si cimenteranno nella prima verifica online.
Al liceo artistico Benedetto Alfieri, invece, la situazione sembra più complicata. Martina, studentessa dell’indirizzo figurativo, racconta che tra le quinte solo in una classe, il multimediale, stanno partendo le lezioni online. Per il resto l’uso del registro elettronico ha rilevato diversi problemi causando un ritardo nel programma di studio.