Neppure il Comune di Asti è riuscito a mediare fra le esigenze del Commissario straordinario della Provincia Ardia e i coltivatori di Agrinsieme (che raggruppa Confagricoltura, Cia e Alleanza per le
Neppure il Comune di Asti è riuscito a mediare fra le esigenze del Commissario straordinario della Provincia Ardia e i coltivatori di Agrinsieme (che raggruppa Confagricoltura, Cia e Alleanza per le cooperative) sulla questione della Cosap, la tassa sui passi carrai. Ognuno rimane sulle sue posizioni: il Commissario non intende abolire la tassa di accesso ai fondi agricoli tenendo ferma la scadenza a venerdì 28 febbraio e gli agricoltori continuano a ritenerla ingiusta e a non volerla pagare, nonostante le agevolazioni e gli sconti concessi alla categoria.
Confermata dunque la manifestazione di protesta in piazza già annunciata prima di Natale. Cambia solo la data, ora programmata per domani – martedì – al mattino.
Gli agricoltori, fin dal mattino, arriveranno in città con i loro trattori e li porteranno in piazza Alfieri, davanti al Palazzo della Provincia; l'invito ad essere presenti è stato esteso anche a tutti i sindaci dell'Astigiano che in passato avevano già firmato una richiesta di sospensione della tassa per i passi carrai agricoli. Anche il Comune di Asti aveva firmato, considerando la sua grande estensione di territorio rurale, in proporzione secondo solo ad Alessandria.
«In questi mesi -affermano i presidenti di Cia e Confagricoltura Alessandro Durando e Massimo Forno- abbiamo avuto vari incontri con il commissario provinciale a cui abbiamo spiegato le ragioni degli agricoltori per i quali gli accessi ai fondi agricoli coincidono con l'uso di uno strumento di lavoro di cui non possono ovviamente fare a meno. Abbiamo proposto modifiche e aggiustamenti -continuano- sottolineando gli intoppi che quella disposizione così vessatoria creerebbe, non solo in termini finanziari e di burocrazia agli agricoltori ma anche per l'impiego di risorse umane e strutture dei Comuni coinvolti loro malgrado nell'applicazione di una tassa che non tiene conto delle peculiarità del settore sul quale intende pesare. Ma tutto è stato inutile. Siamo disposti a pagare la Cosap per i passi carrai riferiti a centri produttivi e case di abitazione, ma non quelli che conducono ai campi coltivati».
d.p.
d.p.