Un po la crisi economica, un po la crisi di vocazioni, un po il taglio del volontariato civile: tutti insieme, questi tre fattori, rendono sempre più difficile mandare avanti
Un po la crisi economica, un po la crisi di vocazioni, un po il taglio del volontariato civile: tutti insieme, questi tre fattori, rendono sempre più difficile mandare avanti lattività della Croce Verde di Asti.
Nei giorni scorsi la Pubblica Assistenza di Asti ha tirato le somme di quanto fatto nel corso del 2012 sottolineando che, nonostante le tantissime difficoltà, riesce ancora a garantire un livello di servizi alla cittadinanza in linea con gli anni precedenti.
Infatti sono stati svolti 12 mila servizi (persino qualcuno in più rispetto al 2011 e al 2010) percorrendo con i propri automezzi 253.380 chilometri a fronte dei 261.576 del 2011 e i 281.322 del 2010.
Nel 2012 sono stati fatti 3.659 servizi di emergenza di base 118 mentre negli ultimi sei mesi sono stati 1300 i servizi di emergenza avanzata. 442 i servizi di trasporto rianimazione negli ultimi sei mesi. La parte del leone la fa il servizio per la Dialisi Asl con il trasporto dei malati per i trattamenti: ne sono stati fatti 2648 in tutto lanno mentre 2169 sono i servizi privati per trasporti vari con una percorrenza che sfiora i 50 mila chilometri. 640 le volte in cui sono stati portati pazienti da un ospedale allaltro per conto dellAsl astigiana con oltre 56 mila chilometri percorsi. Questultimo tipo di servizio è quello che registra il maggiore impiego di chilometraggio.
«La nostra associazione ha sostanzialmente confermato il numero dei servizi svolti durante lanno precedente – commenta Maurizio Santero, direttore dei servizi della Croce Verde di Asti – ma dal mese di febbraio non ci potremo più avvalere dellapporto che ci viene fornito dai ragazzi del Servizio Civile. Rimanendo in attesa di un nuovo bando – prosegue Santero – stiamo valutando nuove soluzioni ed è sempre aperto linvito a nuove persone che ci vogliano aiutare».
Dal punto di vista economico, sono state mantenute dagli enti le stesse tariffe per il rimborso spese dei servizi a fronte, però, di un aumento dei costi di gestione, soprattutto del carburante. «In queste situazioni si fa sempre più difficile andare avanti – conclude Santero – In altre città sono già arrivate comunicazioni riguardanti il rischio di non poter garantire lo svolgimento dei servizi. Probabilmente anche noi saremo costretti a dover prendere provvedimenti del genere perchè la situazione sta diventando insostenibile. Inoltre, nel corso del 2012 abbiamo dovuto acquistare due nuovi automezzi usati soprattutto per i trasferimenti in località lontane anche se, fortunatamente, uno ci è stato donato dalla Fondazione Crt».