Il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato per il Piemonte il passaggio in zona arancione a partire da lunedì, ma ha anche segnalato che in due province l’incidenza è ancora sopra la soglia di allerta. Si tratta di Torino e Cuneo per le quali, alla luce del nuovo decreto, andrebbero mantenute misure più restrittive fino all’abbassamento dell’incidenza sotto i 250 casi su 100 mila abitanti. La provincia di Asti sarà invece nella parte del Piemonte dove si allenteranno le restrizioni antiCovid.
Questa situazione non incide comunque sulle scuole, che torneranno regolarmente in presenza a partire da lunedì 12 aprile, al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori, incluso nelle province di Torino e Cuneo.
I cambiamenti con il ritorno in arancione
Da lunedì la provincia di Asti tonerà in zona arancione con numerose prescrizioni antiCovid. Vediamo quali.
Sono sospese le attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie); per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni mentre la ristorazione con asporto è consentita fino alle ore 22. Senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e strutture ricettive per i propri clienti. Aprono i negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici, i mercati anche extra-alimentari. Nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati (al coperto) e dei centri commerciali.
Ci si può spostare nel proprio comune, ma restano i divieti di circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino, salvo motivi di lavoro, necessità e salute, e di muoversi in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni, salvo per gli stessi motivi di cui sopra. Sono consentiti gli spostamenti verso un’abitazione privata, nello stesso comune ed una sola volta al giorno, per far visita a parenti e amici tra le ore 5 e le 22.
Con il ritorno in zona arancione è consentita l’attività sportiva presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno 2 metri. Si può svolgere attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri sportivi e circoli sportivi, nel rispetto delle norme di distanziamento. È interdetto l’uso di spogliatoi.
Restano però chiuse piscine, palestre, musei e mostre, teatri, cinema, discoteche, sale da ballo e restano sospesi gli spettacoli svolti all’aperto. È inoltre prevista la sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse e slot machine anche nei bar e tabaccherie; sospese le attività dei centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Restano vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto.