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Dalle colline tante firme per la legittima difesa
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Dalle colline tante firme per la legittima difesa

L’iniziativa ha raccolto un grandissimo interesse tra la popolazione, anche attraverso il passaparola ed un tam-tam di messaggi inviati dai cittadini attraverso social network e messaggistica privata come WhatsApp

L’iniziativa ha raccolto un grandissimo interesse tra la popolazione, anche attraverso il passaparola ed un tam-tam di messaggi inviati dai cittadini attraverso social network e messaggistica privata come WhatsApp, per diffonderne la conoscenza e raggiungere più persone possibile. C’è chi ha commentato che il giorno del voto per il referendum, «c’era più gente in municipio per firmare la proposta di legge popolare che per esprimere il proprio “sì” o “no” in merito alla consultazione».

In queste settimane è in corso la raccolta firme a sostegno della proposta di legge popolare depositata in Cassazione dall’Italia dei Valori sul tema della legittima difesa e dell’inviolabilità del domicilio. «Aumento delle pene da 2 a 6 anni per violazione di domicilio; nessun risarcimento a chi viene a rubare in casa in caso di difesa; nessun reato e condanna per chi si difende a casa propria da ladri e delinquenti»: questa in sostanza la proposta dell’Italia dei Valori.

«Riteniamo che l’inviolabilità delle nostre case sia un principio irrinunciabile e da difendere con fermezza. Diciamo “no” alla giustizia “fai da te”, ma i cittadini onesti devono essere più tutelati e devono godere di una fattispecie della legittima difesa che sia più ampia rispetto a quanto previsto oggi dalla legge vigente. L’obiettivo deve essere quello di poter difendere i propri beni una volta subita una violazione del proprio domicilio, del proprio negozio, della propria abitazione», spiega l’Idv illustrando le motivazioni della proposta di legge di iniziativa popolare.

Le modifiche proposte riguardano gli articoli 55 e 614 del Codice Penale: gli obiettivi sono quelli di non subire denunce in caso di difesa di fronte ad una violazione di domicilio; di evitare che chi ha violato un domicilio e abbia subito danni possa chiedere il risarcimento danni; e l’inasprimento delle pene per il reato di violazione di domicilio. Sono necessarie 50 mila firme per presentare il progetto di legge in Parlamento, ma la soglia prevista sarebbe già stata superata, con 200 mila italiani che avrebbero già appoggiato l’iniziativa. C’è tempo fino a fine mese per chi desidera aderire con la propria firma. È possibile recarsi in tutti i Comuni per firmare, presentandosi muniti di documento d’identità.

In città e nei paesi dell’Astigiano, le cui abitazioni sono allo stesso modo spesso prese di mira dai ladri, il tema della legittima difesa ha raccolto grande interesse. All’Urp del Comune di Asti si sono recati in 970 per apporre la propria firma. A Costigliole, Comune di oltre 6 mila residenti, a ieri, lunedì, hanno firmato in 248; in 100 a Montegrosso (2.350 abitanti); in 43 a Capriglio, piccolo Comune all’altro capo della provincia astigiana (290 residenti). E, sempre restando tra i piccoli paesi del Nord astigiano, 20 firme raccolte a Viale (252 residenti), 20 a Cortazzone (654 residenti), 40 a Piea (584 residenti) e 46 a Roatto (su 324 elettori). 203 le firme raccolte a San Damiano (8.315 residenti).

Marta Martiner Testa

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