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Attualità

Decaduto l’ex presidente Brignolo
il Consiglio provinciale torna al lavoro

Si svolgerà oggi pomeriggio, venerdì, alle 13.30, il primo Consiglio provinciale del dopo Brignolo. Toccherà a Marco Gabusi, vice presidente reggente e sindaco di Canelli, prendere in mano il

Si svolgerà oggi pomeriggio, venerdì, alle 13.30, il primo Consiglio provinciale del dopo Brignolo. Toccherà a Marco Gabusi, vice presidente reggente e sindaco di Canelli, prendere in mano il timone dell’assemblea per portare avanti il lavoro in agenda tra pratiche di routine e altre ben più importanti, come quella sul Patto di Stabilità e sulle condizioni economiche dell’Ente.

Gabusi, lunedì mattina, ha avuto modo di incontrare i sindacati dei dipendenti i quali attendono ancora di sapere con certezza cosa succederà quando alcune competenze passeranno in mano alle Regioni e se saranno confermati i paventati esuberi. «Il consiglio rimane in piedi e continuiamo a portare avanti il lavoro che ci siamo dati» è stato il commento del vice presidente reggente mentre si attende di conoscere cosa deciderà il Ministero dell’Interno rispetto alla situazione anomala esplosa ad Asti. L’ordinanza del tribunale ha fatto decadere Brignolo per l’incompatibilità rispetto alla sua presenza nel CdA della Cassa di Risparmio ma i restanti consiglieri, eletti nell’unica lista presente alle elezioni, decadono a loro volta oppure no? Se si applicasse il TUEL, il Consiglio andrebbe sciolto per aprire la strada a nuove elezioni di 2° livello ma non è pacifico che sia la procedura corretta e, per questo motivo, il segretario generale della Provincia, Livia Scuncio, ha chiesto al Ministero un pronunciamento.

Intanto, alle 14, si terrà una conferenza stampa di tutto il Consiglio provinciale sull’attuale situazione dell’Ente dopo l’uscita di scena di Brignolo. Non si placano, poi, le critiche politiche sul caso della decadenza. E’ la Lega Nord a puntare il dito contro l’ex presidente e lo fa per bocca del segretario provinciale Andrea Giaccone e del segretario cittadino, Davide Scaiola. «Oltre alla vicenda della Provincia, chiunque viva ad Asti può verificare come l’amministrazione Brignolo sia inconsistente: tre rimpasti di giunta in tre anni sono chiara dimostrazione che la giunta navighi a vista; i “primati” conquistati nelle (poco) ambite categorie “furti in abitazione” e “rapina” dimostrano come manchi una politica della sicurezza a livello locale – commenta Giaccone – I dati sulla disoccupazione indicano come Asti non riesca a risalire la china e ad uscire da una crisi economica profonda e radicata. Sarebbe quindi opportuno che dopo la decadenza dalla Provincia, il sindaco si “autodimissionasse” anche dal Comune. In questo caso la Lega astigiana è pronta a raccogliere la sfida e sarà in primo piano nella competizione per guidare la città».

Non meno duro il commento di Davide Scaiola: «Trovo deprimente che Brignolo abbia preferito sedere in un Consiglio di Amministrazione di una banca piuttosto che governare il proprio territorio. Sono convinto che un politico debba occuparsi in primis dei cittadini e poi di tutto il resto. Bisogna chiedersi come userà ora le sue energie: per “accaparrarsi” un’altra poltrona? O per cercare di rendere merito a quelle su cui ancora siede? Visti i risultati conseguiti dalla sua amministrazione in questi primi anni, io onestamente non so in quale opzione sperare».

Riccardo Santagati

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