Componenti in 3D per proteggersi dal Covid 19
Vengono fabbricati in questi giorni a Incisa Scapaccino alcuni componenti essenziali, utili per la protezione personale ai tempi del COVID-19. Se ne occupa la PAT Trasformatori di Antonio Pellettieri, azienda con oltre 20 anni di storia con sede lungo la provinciale che arriva da Nizza Monferrato.
Operazione di adattamento
«Il componente che sto realizzando serve ad adattare le classiche maschere da snorkeling, inserendovi il filtro biologico normalmente usato per le maschere antigas – spiega il titolare – In questo modo è possibile una protezione pressoché totale, coprendo naso, bocca e occhi. Questi dispositivi vengono usati dal personale sanitario nel momento in cui vanno a fare i tamponi a persone potenzialmente positive al virus».
Rete di “makers”
La manifattura è possibile grazie all’innovativo strumento della stampante 3D: «Mi occupo di trasformatori elettrici, ma mi sono dotato di questa tecnologia per uso interno, ritenendola interessante». Consapevole di come l’emergenza potesse creare nuove necessità, e la stampante 3D potesse rivelarsi decisiva, Pellettieri aveva già fatto circolare nelle scorse settimane la propria disponibilità a eventuali collaborazioni. Ed è questo lunedì che, dopo alcuni contatti, trova la chiave giusta per contribuire: «Sono entrato in contatto con una rete di “makers” che si occupa di progetti tridimensionali per la stampa.
Individuata la Protezione Civile da aiutare
Fa capo, ad Alessandria, al gruppo coordinato da Luciana Monticone, con Francesco Baldassarre e Valeria Cagnina, titolari della OFpassiON. Al momento la rete include 85 membri tra aziende, progettisti e hobbisti». Pellettieri individua inoltre, tramite contatto diretto con il Comune di Acqui Terme e la sua Protezione Civile, una necessità specifica: quella dei componenti per trasformare le maschere da snorkeling in “antigas” di cui sopra: «Del progetto dell’adattatore per filtro, preciso, si è occupato il professor Fabio Piana, dell’Istituto Rita Levi Montalcini di Acqui Terme con Paolo Stocchi del FabLab acquese».
Realizzati sei componenti al giorno
Al momento, la stampante di PAT Trasformatori permette di realizzare 6 componenti al giorno, facendolo a titolo completamente volontario. Chiarisce Pellettieri: «Ci metto impegno e buona volontà, nella speranza di poter essere utile. Credo sia importante uscire dal “loop” di pretendere aiuto dalle istituzioni, cercando piuttosto di dare una mano, ciascuno con i propri mezzi». L’azienda incisiana realizza trasformatori elettrici per l’industria. «Nella sfortuna del momento, posso dirmi fortunato – conclude l’imprenditore – Non ci era stato chiesto di fermarci, ma l’abbiamo fatto autonomamente per due settimane, per precauzione e per tutelare i dipendenti. Riprenderemo il lavoro la prossima settimana, perché abbiamo avuto richieste da parte di aziende nella filiera dei servizi indispensabili».
Fulvio Gatti