Il “passaggio di consegne”
Fervono i preparativi per il “passaggio di consegne” tra monsignor Francesco Ravinale, per 18 anni vescovo della diocesi di Asti, e il suo successore don Marco Prastaro.
Un avvicendamento che comprenderà due momenti particolarmente significativi per la vita della diocesi, come emerso nei giorni scorsi in occasione della conferenza stampa svoltasi in Vescovado.
La messa di congedo
«Il primo appuntamento – ha spiegato don Marco Andina, vicario generale della diocesi – sarà domenica 14 ottobre in Cattedrale, quando si terrà la messa solenne di congedo di monsignor Ravinale, alla presenza delle autorità. Una celebrazione durante cui lo omaggeremo del libro realizzato per l’occasione che raggruppa tutte le Lettere pastorali che ha scritto in questi anni».
La messa si terrà alle 16, ma la chiesa sarà aperta ai fedeli a partire dalle 14.30. A seguire un rinfresco nel cortile della Cattedrale curato dalla Pro loco di Castell’Alfero.
L’ingresso del nuovo vescovo
Il secondo appuntamento sarà domenica 21 ottobre, quando si terrà la solenne cerimonia di ordinazione episcopale di monsignor Marco Prastaro e di ingresso del nuovo vescovo nella Diocesi di Asti. Una data scelta da don Prastaro in quanto coincide con la Giornata mondiale di preghiera per le missioni e si lega, quindi, al suo passato missionario in Kenya.
«Come scelta diffusa tra il clero torinese, da cui proviene don Prastaro – ha spiegato don Andina – la celebrazione comprenderà sia ordinazione episcopale sia ingresso in diocesi, che si possono tenere anche in momenti distinti. Per questo sarà un messa molto particolare e anche lunga (si prevede che la durata sarà di circa 2 ore e mezza) alla presenza di tre vescovi ordinanti: l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia; il vescovo Virgilio Pante, a capo della Diocesi di Maralal, in Kenya, di cui don Prastaro è stato vicario generale dal 2007 al 2011; e monsignor Francesco Ravinale».
A spiegare i riti che caratterizzano la funzione don Simone Unere: «Dopo l’omelia – ha precisato – si terranno l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione. Poi i segni: la consegna del bastone pastorale, della mitria (il copricapo che indossano i vescovi) e dell’anello episcopale. Dopodiché monsignor Prastaro sarà accompagnato a prendere posto sulla “cattedra”. Di conseguenza dall’inizio fino alla preghiera eucaristica la celebrazione sarà presieduta dall’arcivescovo Nosiglia; successivamente da monsignor Prastaro, che si rivolgerà ai fedeli al termine della celebrazione».
Accompagnata dal coro diocesano diretto da Manuela Avidano, la celebrazione comincerà alle 15.30, ma la Cattedrale sarà aperta dalle 14. «E’ prevista – ha aggiunto don Paolo Carrer, parroco della Cattedrale – una massiccia partecipazione del clero diocesano, di vescovi piemontesi e di religiosi dal Kenya, per cui numerosi posti saranno riservati. Per agevolare i fedeli, comunque, posizioneremo alcuni monitor all’interno della chiesa e alcuni altoparlanti all’esterno».
Per l’occasione saranno chiuse al traffico le piazze Cattedrale, Castigliano e Cairoli, in modo da consentire l’accesso facilitato ai religiosi e ai fedeli di Torino e Asti. Il pomeriggio terminerà con il rinfresco offerto dalla Pro loco di Costigliole.