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Ecco il documentario in ricordo della visita di Papa Francesco ad Asti

Giovedì al Teatro Alfieri sarà proiettato “A brasa aduerte”, che racconta organizzazione, attesa e significato dell’incontro col Santo Padre nel 2022

«Un documento che rimane alla città e alle future generazioni per trasmettere il sentimento di attesa degli Astigiani in occasione della visita di Papa Francesco».
Così l’assessore comunale alla Cultura, Paride Candelaresi, ha definito il documentario “A brasa aduerte – L’incontro tanto atteso”, realizzato dal Comune e della Diocesi per raccontare la visita del Santo Padre del 19 e 20 novembre 2022. Documentario che sarà proiettato giovedì 14 settembre alle 21 al Teatro Alfieri (previa prenotazione all’indirizzo: assessoratocultura@comune.asti.it).

Il ricordo della visita

Un appuntamento annunciato in occasione della conferenza stampa, svoltasi nei giorni scorsi in Vescovado, cui hanno partecipato, oltre all’assessore Candelaresi, anche il sindaco Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro, il videomaker Alessio Mattia e la giornalista Stella Palermitani.
Mentre monsignor Prastaro ha ricordato le “tappe” di avvicinamento alla visita, a partire dalla prima telefonata del 9 ottobre di Padre Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, il sindaco Rasero ha espresso soddisfazione per il «grande lavoro di squadra delle istituzioni, grazie anche all’apporto dei volontari», mirato ad organizzare un evento al di fuori dei protocolli ufficiali di una visita pastorale, dato che univa la parte privata con quella pubblica. «Ora il video – ha affermato – serve a non perdere il ricordo di questo evento e a riflettere su cosa è rimasto, concretamente, nella nostra comunità».

Il documentario

Ad entrare nello specifico del lavoro svolto Alessio Mattia.
«Ho curato il documentario in fase di costruzione e produzione – ha affermato – ma non voglio esserne definito regista, considerato l’apporto delle immagini forniteci dal Vaticano, dato che non avevo la possibilità, per motivi di sicurezza, di riprendere tutti i momenti della visita. Detto questo, è stata una grande emozione occuparmi di un lavoro che ha lo scopo di documentare, nel modo più semplice possibile, tre aspetti della visita: la fase organizzativa, l’attesa e il significato, con riferimento alle radici piemontesi del Santo Padre e al concetto di migrazione».
Il documentario, scritto da Stella Palermitani, raccoglie venti interviste, innanzitutto di chi ha direttamente lavorato all’operatività dell’evento, come il prefetto Claudio Ventrice, l’allora questore Sebastiano Salvo, i sindaci di Asti, Tigliole e Portacomaro e i sacerdoti delle parrocchie toccate dal Pontefice. Ma si è voluto raccontare anche il valore della visita, strettamente legate alle radici piemontesi di Papa Francesco, incontrando il vescovo Prastaro, il vicario generale della diocesi don Marco Andina e alcuni rappresentanti di associazioni impegnate nel valorizzare le radici astigiane della famiglia Bergoglio.
Una particolare attenzione è stata poi rivolta al tema dell’emigrazione, con le riflessioni del vescovo e di Roberto Cerrato, direttore dell’associazione “Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”.
Il documentario, della durata di 52 minuti, racconta anche le emozioni dei giovani astigiani protagonisti dell’evento, grazie alla collaborazione di don Rodrigo Limeira, responsabile della Pastorale giovanile diocesana.
«Senza nulla togliere a coloro che hanno preso parte alle interviste – hanno concluso Mattia e Palermitani – a sintetizzare meglio il senso della visita sono state le parole di Stefano Accornero, il seminarista che, in occasione della messa presieduta dal Papa in Cattedrale, ha ricevuto l’Accolitato».

Il programma della serata

A spiegare come sarà articolata la serata l’assessore Candelaresi: «Sarà divisa in due parti. Si comincerà con l’introduzione del vescovo Prastaro e del sindaco Rasero, poi sarà proiettato il video, diviso in due parti da ulteriori interventi».

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