C’era anche l’economista Tito Boeri giovedì pomeriggio al Foro Boario nicese per il “panel” internazionale sul tema dell’economia, con un gruppo di illustri docenti da tutto il mondo a discutere i tempi del lavoro e dell’impatto della pandemia sullo stesso. Organizzatore, il docente tedesco Christian Dustmann, che dopo alcuni eventi privati negli anni precedenti, ha pensato alla città del “Campanòn” come sede adatta a un’iniziativa più estesa.
Concordi gli esperti nell’individuare il Covid come uno shock senza precedenti sullo scenario lavorativo globale, che ha avuto però esiti differenti nelle diverse nazioni. Tra le ipotesi, per un riadattamento virtuoso, il rialzo degli stipendi ma anche politiche più oculate, che tengano conto di forme flessibili del lavoro e del ricambio generazionale.
Nel pomeriggio si sono susseguiti gli interventi dei docenti ed esperti da USA, Canada, Europa e Australia Henry Farber, Nicole Fortin, Alexandra Spitz-Oener e Bob Gregory, con il contributo di Boeri e la moderazione del collega docente Stephen Machin. Titolo dell’incontro “Scarsità di manodopera, salari e diseguaglianze: le sfide politiche dopo il Covid”. Tutti gli interventi erano in lingua inglese.