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Ferrere, dopo le dimissioni di dicembre il consiglio comunale resta senza minoranza

Nulla di fatto per la surroga dei consiglieri di opposizione. Il commento del sindaco Tealdi

Resterà senza rappresentanza la minoranza in Consiglio comunale a Ferrere. La surroga dei tre consiglieri dimessisi nel dicembre 2020 non è infatti andata a buon fine. Tutti gli aventi diritto, in base alla graduatoria dei non eletti, hanno rinunciato alla nomina. L’assemblea amministrativa, a partire dalla prossima seduta, sarà quindi composta dai sette consiglieri di maggioranza e dal sindaco Silvio Maria Tealdi, presidente del Consiglio.
«Il Comune ha dovuto indire tre Consigli comunali – spiega il sindaco – con perdite di tempo per tutti gli uffici già intasati di pratiche burocratiche, al solo scopo di accogliere le dimissioni e surrogarle di volta in volta, fino ad esaurimento dei consiglieri di minoranza. Un atteggiamento poco responsabile, oltre che inutile, se non controproducente».

Il gruppo di opposizione, guidato dall’ex sindaco Federico Felicetti, aveva presentato compatto le dimissioni irrevocabili, in polemica con la maggioranza, accusata di essere sorda alle proposte provenienti dalla minoranza e di aver instaurato un clima di non collaborazione.
Accuse che il sindaco Tealdi respinge al mittente: «Non è opinione solo mia – rilancia Tealdi – che dimettendosi, i vari consiglieri hanno disatteso le aspettative dei cittadini, disimpegnandosi da un ruolo, forse ingrato, ma che loro stessi avevano scelto candidandosi, promettendo in campagna elettorale una rappresentanza sia da vincitori che da sconfitti. Quello che rattrista è proprio la mancanza di responsabilità in questo gesto inutile, ma giustificabile forse dalla mancanza di vero interesse nelle vicende comunali, facendo mancare una voce, quella dell’opposizione, che è molto importante in qualunque processo democratico e sono io il primo a rammaricarmene».

Parlando di poca collaborazione, Tealdi sottolinea che agli atti non si trova traccia di iniziative o proposte provenienti dai consiglieri dimessisi. «Il consigliere Felicetti ha dato le dimissioni dopo aver partecipato ad uno solo degli ultimi sei Consigli comunali – continua il sindaco – Un assenteismo neanche giustificato, in quanto alla richiesta di produrre una motivazione per le assenze, l’unica risposta è stata la lettera di dimissioni. Ancora più incomprensibili, o forse anche qui spiegabili solo con una scarsa appartenenza alle vicende e al bene del nostro Comune, le dimissioni delle altre due consigliere in carica (Graziella Doano e Marina Canta, n.d.r.) e di quelli che sono stati man mano surrogati, proprio loro che avevano promesso all’elettorato di voler fare gli interessi della comunità».
Nonostante l’impasse, il sindaco e la sua maggioranza continueranno a portare avanti l’azione amministrativa.

«In paese questa maggioranza gode della piena fiducia della gran parte dei cittadini – conclude Tealdi – come ci è sempre stato manifestato. Per dare una risposta politica, la Giunta composta da Michele Toso, da Federico Pino e dal sottoscritto ha chiesto ai tre consiglieri esclusi della lista vincitrice alle ultime elezioni, che per regolamento non possono far parte del Consiglio comunale, di partecipare ancora più attivamente alla vita del Municipio, pur rimanendo al di fuori del Consiglio e di svolgere quel ruolo, anche se non ufficiale, di osservatori e portatori di idee che dev’essere proprio di ogni cittadino. I candidati esclusi Morando, Demarie e Delsant hanno dato la loro disponibilità a presenziare alle riunioni di Consiglio, pur da esterni senza diritto di voto, ma dando comunque il loro contributo, venendo a mancare quello dei Consiglieri dell’opposizione».

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