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Attualità

Fiorio interroga sul ponte del Borbore
«Il Ministero dica se è ancora sicuro»

Perché il ponte ferroviario sul Borbore non è stato rifatto? Quali problemi sono sorti rispetto al 2006 quando RFI già ipotizzò di demolire e ricostruire il ponte nel quartiere di corso Alba? E in

Perché il ponte ferroviario sul Borbore non è stato rifatto? Quali problemi sono sorti rispetto al 2006 quando RFI già ipotizzò di demolire e ricostruire il ponte nel quartiere di corso Alba? E in caso di piena quel ponte potrebbe non essere sicuro per la popolazione? Su queste e altre domande l’onorevole astigiano del PD Massimo Fiorio interrogherà i ministri Maurizio Lupi (Infrastrutture e Trasporti) e Gianluca Galletti (Ambiente e Tutela del Territorio). E’ stato direttamente Fiorio ad annunciare l’imminente interrogazione parlamentare durante un sopralluogo in corso Alba effettuato insieme ai rappresentanti del Comitato Cittadini Tanaro e Borbore che, di recente, ha posto la questione sicurezza del ponte direttamente all’Aipo. Quest’ultima, in replica, ha ricordato di aver segnalato il problema del ponte sul Borbore a RFI, fin dal 2006, ma anche all’Autorità di bacino del Po.

«E’ necessario – ha detto Fiorio – capire perché l’opera non è stata rifatta. Nel 2006 RFI, nell’esporre in un convegno dell’Autorità di bacino uno studio fatto con Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica dell’Università di Genova sulla capacità portante dei ponti ad arco in muratura, aveva presentato, a titolo di esempio, l’adeguamento del collegamento sul Borbore, prevedendone la demolizione con successiva ricostruzione. L’intervento – ha aggiunto il parlamentare – prevedeva la realizzazione di un’opera con due sole pile nell’alveo del torrente e pianificava lo spostamento del transito dei treni, durante i lavori, sulla linea Asti-Chivasso, oggi peraltro chiusa. La necessità di rifare il ponte era dunque già allora un dato di fatto».

Con il passaggio in Aula Fiorio intende capire se, dal 2006 a oggi, «sia stato fatto un eventuale progetto di modifica o di rifacimento del ponte con relativa stima dei costi» e «nel caso in cui il piano sia stato definito, quali passi sono stati compiuti per la ricerca dei finanziamenti e l’inserimento dell’opera nella programmazione dei lavori». Ma c’è dell’altro perché l’aspetto sulla sicurezza dell’infrastruttura è ritenuto non meno importante.

Massimo Fiorio intende sapere «quali misure, a partire dal 2006, RFI e Autorità di bacino hanno adottato per mettere in sicurezza il bacino del Borbore. In particolare – ha sottolineato il parlamentare del PD – chiederò ai ministri Lupi e Galletti di riferire se è stata fatta un’analisi puntuale dell’impatto del ponte in condizione di piena tenendo presenti due aspetti fondamentali. Il primo: la presenza dei piloni nell’alveo e la loro posizione trasversale rispetto alla linea di scorrimento delle acque potrebbero determinare un effetto diga. Il secondo: l’area a monte del ponte in questi anni è stata notevolmente urbanizzata, cioè sono nate nuove abitazioni. Possiamo considerarle protette grazie alla presenza dell’argine costruito dopo il 1994 o il mancato rifacimento del ponte basta di per sé a costituire un problema reale per la sicurezza della città?»

Riccardo Santagati

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