Per raggiungere leccellenza nello sport servono organizzazione e strutture adeguate. Hanno certamente colto al volo linput le società calcistiche del Colline Alfieri Don Bosco e del San
Per raggiungere leccellenza nello sport servono organizzazione e strutture adeguate. Hanno certamente colto al volo linput le società calcistiche del Colline Alfieri Don Bosco e del San Domenico Savio che, forti di due impianti resi funzionali al progetto come quelli di via Fregoli e di Quarto, possono dare ai propri atleti lopportunità di rendere al meglio. Un iter burocratico piuttosto laborioso quello che ha permesso al sodalizio presieduto da Nino Di Maria di poter usufruire della concessione della struttura per 15 anni. Lavori iniziati e poi sospesi, finchè il Tar ha respinto il ricorso contro laggiudicazione dellimpianto al nuovo concessionario. Il primo lotto dei lavori, è stato caratterizzato dagli interventi più urgenti del rifacimento del manto, ora in erba sintetica: unopera iniziata pochi mesi fa e già completata.
«Siamo orgogliosi della struttura – dichiara il direttore generale del club astigiano militante in Promozione Davide Di Maria – Limpianto di via Fregoli è ora la casa del Colline Alfieri, un luogo dove si allenano tutte le nostre formazioni, dai più piccoli alla prima squadra. Il nostro scopo è quello di migliorare la qualità media dei nostri atleti, e ciò sarà possibile attraverso lutilizzo di un campo da gioco unico per tutte le categorie, con la possibilità per i nostri allenatori di confrontarsi costantemente. Crispoltoni, i fratelli Porrino, il responsabile organizzativo Iachello, e lo staff della prima squadra, composto da Moretti, Fuser e Quarello, stanno facendo cose egregie». La pecca del nuovo campo sintetico è che non è omologato per gare ufficiali: «Lo sfruttiamo comunque durante lintero arco della settimana – puntualizza DI Maria – per allenamenti, amichevoli e tornei interni». «Il nostro staff, gli atleti, hanno ben chiaro che alla base della nostra idea di calcio cè la condivisione di un progetto comune, dalle categorie più giovani sino allattività senior», chiosa il dg.
Il San Domenico Savio del presidente Bruno Scavino rappresenta la massima espressione del calcio locale, con la prima squadra militante in Eccellenza. La formazione gialloverde disputa le proprie gare interne allo stadio Censin Bosia ma recentemente ha intrapreso gli allenamenti del settore under e della prima squadra nellimpianto di Quarto. La struttura, che il club lazzarino si è aggiudicata ad agosto, è stata letteralmente bonificata: il manto erboso, abbandonato a se stesso negli ultimi mesi, è stato risistemato, gli spogliatoi e limpianto caldaie rimesso a regime. «Stiamo facendo un lavoro importante e abbiamo in cantiere altre iniziative, non è stato facile iniziare lopera per i rallentamenti burocratici ma abbiamo già cambiato faccia alla struttura», dichiara il ds del Sando Diego Priamo. Il campo ospita già diverse compagini, oltre che gli allenamenti di tutti i portieri lazzarini, tra poco verrà allestita una palestrina per gli atleti, unarea in sabbia per allenamenti specifici, ed è in cantiere la collocazione di una struttura coperta. Un progetto ambizioso e che fa onore al club.
Davide Chicarella