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Attualità

Giallo orticolo: spuntano
nuovi casi di pomo-patata

Da fotonotizia curiosa si è trasformata in pochi giorni in un vero e proprio “giallo orticolo” d’estate. Stiamo parlando delle pomo-patate che stanno nascendo in diversi orti dell’Astigiano.

Da fotonotizia curiosa si è trasformata in pochi giorni in un vero e proprio “giallo orticolo” d’estate. Stiamo parlando delle pomo-patate che stanno nascendo in diversi orti dell’Astigiano. Il primo a segnalarlo è stato Celestino Magari, che ha un orto in frazione Valleandona e ha notato che, fra tante piante di patate seminate e cresciute, ce n’era una davvero strana: sotto alcune foglie vi erano attaccati dei piccoli pomodori, ancora piccoli e verdi, ma pur sempre pomodori. Pubblicata la foto sul giornale, a stretto giro di posta è arrivata un’altra segnalazione, questa volta dalla famiglia Giovanni Scribano di Portacomaro Stazione. Anche in questo caso caso, su decine di piante di patate rigogliose e normali, ne sono spuntate quattro o cinque che nascondevano sotto le foglie (foglie di pianta di patate, beninteso), i grappolini di pomodori.

La sorpresa non finisce, perchè anche Carlo Varengo di Tonco ha scoperto nel proprio orto questo strano incrocio di pomo-patata. Lo strano doppio ortaggio è cresciuto in modo spontaneo, laddove solitamente erano messi a dimora pomodori, nell’appezzamento di terreno di proprietà dell’uomo in località Stazione.
Da un primo giro di verifiche, risulta che, almeno nei primi due casi, la semina sia avvenuta con patate acquistate in negozi di sementi, uno in corso Savona e l’altro a Portacomaro Stazione. Nessuno degli ortolani fai-da-te ha chiesto varietà strane, convinti di acquistare le solite patate da mettere negli orti nostrani. E nessuno si è accorto di nulla fino a due settimane fa circa: le patate da semina erano in tutto e per tutto simili a quelle tradizionali, le piantine sono nate e si sono sviluppate come accadeva negli altri anni e le foglie e i gambi sono inequivocabilmente di patate. Fatto salvo che qualcuna ha deciso di “figliare” dei piccoli pomodori. Che ora sono ancora verdi ma che, se la pianta sarà in grado di mantenerli, potrebbero arrivare a maturazione e soddisfare la curiosità di chi vuole sapere che gusto hanno.

Per ora nessuna spiegazione convalidata per questa stranezza da orto: probabilmente, vista l’esiguità delle piante registrate e il fatto che siano cresciute insieme ad altre completamente normali, si può pensare che qualche partita di patate da semina frutto di qualche esperimento botanico siano finite in quelle abitualmente commerciate. In realtà, gli studi botanici e gli incroci per realizzare una pomopatata risalgono agli Anni Ottanta, quando Israele, per sfruttare l’esiguo spazio di terreno fertile rubato al deserto, cercò di realizzare una pianta che, sulla stessa superficie, fruttasse sia patate che pomodori. «Ma si trattava di ricerche che prevedevano innesti delle due piante – spiega Daniele Piotti, docente e vice preside dell’Istituto Agrario Penna di Asti – Qui, almeno dalle fotografie, sembra trattarsi di un seme modificato, quindi di un intervento di genetica botanica. Qualche anno fa una ditta aveva tirato fuori questo  strano incrocio di cui non ho certezza che sia stato registrato al ENSE – prosegue Piotti –  sicuramente qualche pianta è rimasta in giro  e a distanza di anni qualche piantina incrociata è saltata fuori di nuovo con il suo patrimonio genetico moltiplicato accidentalmente. Il risultato finale non sarà sicuramente altamente efficiente».

Un ibrido come la pomo-patata non avrebbe senso negli orti delle nostre latitudini, perchè si tratta di due ortaggi con stagionalità totalmente diverse: le patate vengono raccolte al massimo per la fine di luglio, mentre i pomodori resistono nell’orto fino ai primi di ottobre.

Daniela Peira

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