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"Gingillo" saluta la Torretta ed emigra a San Lazzaro
Attualità

"Gingillo" saluta la Torretta ed emigra a San Lazzaro

Ad Asti, è risaputo, si mangia bene. Ed è bello per chi transita nella nostra città andare alla scoperta di nuovi locali e di ambienti gradevoli e suggestivi, da tenere a mente nell’eventualità

Ad Asti, è risaputo, si mangia bene. Ed è bello per chi transita nella nostra città andare alla scoperta di nuovi locali e di ambienti gradevoli e suggestivi, da tenere a mente nell’eventualità di future visite. E’ esattamente quanto ha fatto Giuseppe Zedde, fantino della Torretta, Borgo vincitore del Palio 2013. Giunto in città per prendere parte alla “Cena della Vittoria” organizzata dal Comitato biancorossoblu, “Gingillo” si è seduto a tavola nella serata di sabato con i suoi caldissimi sostenitori, decidendo poi il giorno successivo di sperimentare nuovi menu. E’ quanto è trapelato dai soliti attivi ed informatissimi addetti ai lavori in ambito paliesco, che pare abbiano individuato lo “Zeddino” a pranzo, merenda e cena con commensali di tre diversi Borghi. Eh si, perchè proprio di Borghi si tratta, non di Rioni. Ve li citiamo in ordine alfabetico per non far torto a nessuno: San Lazzaro, Santa Maria Nuova e Tanaro. Un autentico “Festival delle Sagre”, al termine del quale pare che le portate più gradite e digeribili per il vincitore dell’ultimo Palio siano state quelle offerte dai “ramarri” di San Lazzaro.

Confermato Carlo Biamino al vertice del Comitato, ricompattato l’ambiente con il rientro in grande stile della vecchia guardia e “agganciato” Gingillo grazie soprattutto ai buoni uffici di un personaggio da sempre gravitante (più o meno marcatamente) nell’orbita sanlazzarina, i gialloverdi hanno guadagnato la “pole position” per arrivare al fantino tre volte vittorioso ad Asti. Aspetto assolutamente non secondario è che uno di questi tre successi “Gingillo” lo abbia ottenuto proprio per San Lazzaro, anno 2008, con la cavalla Domizia. Tanaro e Santa Maria Nuova, nonostante abbiano messo sul piatto offerte tutt’altro che trascurabili, sono state lasciate in “stand by” dal buon Giuseppe, che pare aver orientato tutte le proprie attenzioni sul Comitato di località Valleversa.
Chiaro che la Torretta a questo punto si trova a dover reperire una monta in vista del prossimo anno. Una situazione che però, per certi versi, non ha colto alla sprovvista il Comitato presieduto da Giovanni Spandonaro.

Il tempo per agire ed andare a reperire un valido sostituto di “Gingillo” non manca. Ipotizziamo un nome? Un fantino bravo e che ha lasciato un’impronta positiva in casa torrettese è Alessio Migheli, detto Girolamo, terzo nel 2009 alle spalle di Santa Maria Nuova (Massimino) e San Secondo (Tittia). E’ una possibilità. Proseguendo nel discorso, senza mai scordare che quelle che stiamo elencando sono soltanto voci destinate a trovare futura conferma (per noi probabile) o smentita (assai meno probabile), è d’obbligo valutare la strategia di Santa Maria Nuova e di Tanaro. La “Signora”, in seguito ai tristi accadimenti del Palio 2013, è alla ricerca di una monta di spicco. Un sondaggio in direzione di Andrea Coghe pare sia stato fatto, ma al momento non vi è ancora la fumata bianca. Coghe junior sarà a Moncalvo il 23 novembre in occasione dei festeggiamenti della “damigella” e nella circostanza si potrà forse scoprire qualcosa in più riguardo alle sue decisioni per il 2014.

Veniamo a Tanaro. Rasero non si è smentito, è un guerriero ed il contatto con “Gingillo” costituisce la prova lampante di quanto intenda puntare in alto il Borgo del fiume per l’anno a venire. Nello stesso tempo il sondaggio con lo “Zeddino” pare tarpare definitivamente le ali a “Bucefalo”, speranzoso di vedersi offrire una seconda “chance” dai tanarini. Qualora la pista Zedde non maturasse, le attenzioni di Rasero e dei suoi potrebbero volgersi in direzione di Sebastiano Murtas, una delle monte maggiormente cresciute negli ultimi anni nel panorama paliesco. E il “Buce”? Bertolino lo negherà anche sotto tortura, ma un pensierino all’amico Farnetani lo ha fatto sicuramente. Non foss’altro per puntare sulla voglia di riscatto del “re della piazza” dopo la deludente “performance” tanarina e lanciare così un guanto di sfida (e che guanto!) agli eterni rivali. Per ora ci fermiamo qui e attendiamo sviluppi. Fioccheranno le smentite, ma il consiglio è di custodire una copia dell’articolo che state leggendo. Per poi riprenderlo a fine agosto 2014. O magari anche prima…

Massimo Elia

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