La giornalista astigiana Betty Martinelli scrive una lettera all’attore, scrittore e musicista scomparso due anni fa, il 4 luglio 2014, per raccontargli l’Asti di oggi e il mondo che non è riuscito a vedere e a raccontare nelle sue opere
“In quel tenue barbaglio di luce che chiamano vita., in quel lampo abbagliante di luce che chiamano vita. Si parla ,si ascolta, si allude, si illude che un fragore di applausi compensi un sipario che chiude. Ed è l’ultimo giorno di sole”.
Ciao G.
Da due anni hai lasciato questa terra per ritrovarti in quell’altrove che citavi spesso, ma non te ne sei mai davvero andato. Mi capita di girare per la città e provare un tuffo al cuore ogni volta che in Piazza Statuto vedo un signore col cappellino e gli occhiali che sembra te. Poi realizzo, ma non sono triste, sorrido perché riesci a occupare tanto spazio anche adesso.
Sono cambiate molte cose da queste parti e nel mondo, non tutte ti piacerebbero.
L’anno scorso la città ha organizzato il Premio in tuo onore, aperto dalla Prima dello spettacolo scritto da te per Chiara, “L’ultimo giorno di sole”. Avresti amato tantissimo la sua interpretazione appassionata, struggente, viva, emozionante. Alla fine piangevamo tutti e singhiozzavamo abbracciati, ma…
La mattina di quel giorno che si preparava a ricordarti ad un anno esatto dalla tua partenza, una tragedia ha scosso la città accaldata e sonnolenta. L’amica Maria Luisa è stata brutalmente uccisa nel suo negozio da un disgraziato che ha distrutto troppe vite. Le lacrime ci hanno uniti al dolore di quelle famiglie annientate e c’era anche il tuo abbraccio avvolgente.
La vita dà, la vita toglie, lo so è una banalità trita e ritrita, ma è la vita, nella sua essenza da amare sempre e comunque.
Come si spiegherebbe un miracolo meraviglioso quale la nascita di Giorgia esattamente un mese prima dei fatti che ti raccontavo poco fa? Ma di lei parleremo dopo.
Nel frattempo ti ha raggiunto ed è proprio vicino a te nella dimora ultima nella quale immagino tu non stia troppo spesso, Pasquale, il papà della tua Elisa, un altro dolore per noi amici, e poi Enrica, amata regina del nostro futuro e in questi giorni è arrivato anche Lallo.
Potrai scrivere qualche canzone con Gianmaria Testa, pensare a qualche film con Bud Spencer, magari con la regia di Ettore Scola. Ameresti una delirante jam session con David Bowie, Prince e Glen Frey. Gianfranco Bianco farebbe un servizio speciale.
L’Italia ha avuto uno scossone politico. A Torino Fassino è stato scalzato al ballottaggio da una giovane del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino e a Roma Virginia Raggi, sempre del Movimento, ha il compito arduo di guidare una città frastornata da tanti disastri,
La Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europea. Coraggio o incoscienza?
La tua Roby, fa cose belle e importanti, ha grinta e bravura da vendere, ne saresti fiero!
Se parliamo di musica, saresti stato felice di una brava astigiana, Chiara Dello Iacovo. Farà strada.
In questi giorni ho avuto bisogno di ritrovare una parte di te che mancava, un tassello della vita del signor Giorgio Faletti e allora sono andata a fare due chiacchiere con il tuo amato cugino Mauro.
Gli manchi ogni giorno, gli manca la quotidianità che aveva con te anche quando eri in giro per il mondo. Il primo ricordo che ha di te è di lui piccolino nel cortile di Corso Torino e tu, ormai ragazzo, attento e protettivo nei suoi confronti. Protettivo hai continuato ad esserlo, anche quando magari litigavate per un completino da tennis o per quella camicia che lui non trovava più, ma poi ha ritrovato (su di te in televisione!).
Mi ha raccontato dei tuoi animali, del cocker che abbaiava ai tuoi moon boot, dei tanti animaletti che hai “rattoppato” e regalato, di Coda, la tua gatta dell’Elba che insieme agli altri ti aspettava sulla soglia di casa.. sembrava che sapessero sempre quando arrivavi.
Eri un tifoso di calcio critico e obiettivo, chissà cosa avresti detto dell’onorevole sconfitta ai rigori della nostra Nazionale con la Germania.
Mauro conferma che amavi Asti, anche se a volte ti ha deluso. Dicevi:”Se uno nasce con il culo su una sedia prima o poi deve rimettercelo”. Dicevi anche spesso “Io la candela l’ho accesa da tutte e due le parti” e questo forse negli ultimi mesi un po’ ti ha aiutato.
Mauro e Giovanna dal 4 giugno (4 giugno!!!) 2015 sono genitori felici di Giorgia, bellissima, buona e curiosa (saresti impazzito per lei). Dice Mauro “una gioia e anche il più grande rammarico che lui non l’abbia conosciuta”. Le parlerà di te, dell’uomo Giorgio Faletti, generoso, attivo, sempre vivo, e dell’importanza che hai avuto per lui.
Buon riposo G.
Betty Martinelli