Gli Alpini astigiani si sono riuniti in assemblea nel salone delle Provincia, dove è stato fatto il punto delle attività sinora svolte, ma soprattutto si è parlato della prossima adunata nazionale,
Gli Alpini astigiani si sono riuniti in assemblea nel salone delle Provincia, dove è stato fatto il punto delle attività sinora svolte, ma soprattutto si è parlato della prossima adunata nazionale, in programma per il maggio 2016. Nella sua relazione morale, il presidente provinciale Adriano Blengio ha sottolineato la necessità di profondere il massimo impegno per organizzare al meglio l'adunata, che si lega alla ricorrenza della guerra mondiale: a tal fine è stato presentato alle scuole il progetto "Il milite non più ignoto". Inoltre, per mantenere viva la memoria, Blengio ha invitato tutte le sezioni a ripulire ed a restaurare tutti i monumenti e le lapidi dedicate ai Caduti di ognuno dei paesi dell'Astigiano: i lavori saranno documentati e messi in rete.
Sono in programma anche le commemorazioni di due delle tre Medaglie d'oro al valor militare della sezione ANA di Asti, che sono Vittorio Montiglio e Luigi Piglione, che saranno ricordati nei loro paesi. «Con la costituzione del Comitato Organizatore Adunata si è entrati nel vivo dei preparativi ? ha detto Blengio ? dobbiamo lavorare per coinvolgere i giovani, i diversamente abili, le associazioni di categoria e d'arma, il volontariato e le istituzioni. Rispetto al 1995 sono cambiate molte cose ed occorre ora meno lavoro manuale, ma più informazione: all'adunata dell'Aquila gli Alpini di Asti saranno presenti con uno stand per promuovere il territorio. Ad ottobre si andrà invece a Venezia per offrire l'olio alla Madonna del Don, ma saranno tante le iniziative prima del 2016, cui tutti gli Alpini dovrebbero attivamente partecipare».
Un invito alla mobilitazione è venuto anche dal consigliere nazionale Fabrizio Pighin. Fernando Del Raso, responsabile della Protezione Civile A.N.A., ha invece evidenziato nella sua relazione come «il volontariato alpino sia oggi una realtà sempre più consolidata. Composta da 64 volontari, la Protezione civile dell'A.N.A. è aperta a tutti: suddivisa in quattro squadre, può contare su di un gruppo di specialità alpinistica e sarà presto formata una squadra sanitaria di auto protezione costituita da medici e infermieri. Nel corso del 2014 sono state registrate 3870 ore lavorative, con un impegno di 703 uomini: si è lavorato per il servizio Unità di Strada, per prove di evacuazione, per i fuochi di artificio, due volte per il Banco Alimentare, per il ripristino del Bosco dei Partigiani e per il "Porta la sporta", per il Raduno dei Bersaglieri ed in molte altre occasioni, in cui gli Alpini astigiani hanno offerto gratuitamente il loro lavoro alla città».
Renato Romagnoli