In questi giorni la natura sta riprendendo con vigore la sua vita, lasciandoci assaporare la meravigliosa bellezza della primavera. La contemplo con stupore e con gioia e mi dico che, come si riprende
In questi giorni la natura sta riprendendo con vigore la sua vita, lasciandoci assaporare la meravigliosa bellezza della primavera. La contemplo con stupore e con gioia e mi dico che, come si riprende il ciclo naturale, così si deve riprendere la vita degli uomini, anche dopo le situazioni più difficili e stagnanti. Stiamo tuttora vivendo uno dei periodi più difficili della nostra società e proprio per questo sentiamo il bisogno di riprendere con forza tutta lintensità della nostra vita. Il desiderio è che si possa ritornare presto a una situazione di relativa sicurezza sociale, garantita da una piena occupazione, ma non possiamo cullarci nellillusione che le difficoltà si possano risolvere da sole. Condizioni migliori non torneranno da sole, ma saranno possibili solo se le sapremo costruire con le nostre forze. Il mio augurio è che ciascuno di noi sappia scoprire dentro di sé la forza sufficiente per affrontare e risolvere le situazioni e le difficoltà. Talvolta ci sentiamo privi di risorse, ma non dobbiamo dimenticare che il Signore agisce in noi con la sua grazia ed è certamente in grado di darci la forza per combattere e riprendere la vita. Perché Lui è risorto: sembrava irrimediabilmente sconfitto, ma è tornato alla vita. Avevano sigillato il suo sepolcro con un grande macigno, ma quel macigno è stato ribaltato. Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Per risorgere con Lui occorre affidarci e lasciarci guidare da quella speranza che solo Lui è capace di infondere. La cultura nella quale siamo immersi mette volentieri in disparte il riferimento religioso. Nella migliore delle ipotesi concede che lo si possa vivere nel privato, ma garantendo accuratamente che non invada spazi pubblici. Forse è giunto il momento in cui i credenti si devono sentire in dovere di mettere la propria fede a disposizione della vita sociale, con le sue indicazioni e i suoi valori perché il Cristo, risorto e vivo, ci aiuti a credere che una nuova vitalità è possibile. Mi permetto quindi di proporre, con San Paolo, queste parole di speranza e di vita nuova: Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria. Nella certezza che, così, sarà veramente una buona Pasqua.
Mons. Francesco Ravinale