Dai giovani di Asti un solo grido: «Salviamo la Terra!»
Prima è toccato agli studenti delle scuole superiori, poi agli alunni delle elementari e delle medie: anche i giovani astigiani sono scesi in corteo per unirsi alla protesta globale in favore del clima e contro la distruzione ambientale della Terra.
«Salviamo la Terra! Salviamo la Terra!» è il motto urlato dai bambini della scuole di Asti che, insieme agli studenti delle superiori, in precedenza scesi in strada per una marcia lungo corso Alfieri, si sono dati appuntamenti in piazza San Secondo alle 11 di mattina dove hanno dichiarato la loro vicinanza alla giovane studentessa svedese Greta Thunberg, promotrice della protesta.
«Non esiste un pianeta B»
«Non c’è più tempo da perdere, ormai è tempo di agire perché non esiste né un piano B, né un pianeta B» hanno gridato gli studenti chiedendo il sostegno degli adulti presenti, ma soprattutto delle istituzioni.
In piazza anche il sindaco di Asti Maurizio Rasero e buona parte degli assessori che hanno sottolineato come il sit in sia stato, non solo molto ordinato, ma anche molto partecipato. Una protesta che ha convinto gli amministratori locali ad aprire un confronto con gli organizzatori e i giovani per discutere di politiche ambientali globali sull’onda del Global Strike for future. «Pensiamo a un Consiglio comunale aperto, o comunque ad un momento di confronto con loro» ha anticipato il sindaco Rasero.
“Global Strike for future”
Tante le richieste fatte ai potenti della Terra, ma anche ai politici locali su temi della salvaguardia del pianeta. Diversi ragazzi e bambini si sono affacciati sul balcone del Municipio per leggere interventi condivisi con i compagni di scuola.
Lo sciopero degli studenti in favore del clima, in tutto il mondo noto come “Global Strike for future”, è una manifestazione generale mondiale, pacifica e non violenta, che vuole sensibilizzare i potenti del mondo sugli effetti negativi che i cambiamenti climatici, provocati da politiche industriali non più sostenibili, stanno scatenando un po’ ovunque.
I giovani, oltre mille, hanno parlato di surriscaldamento globale, innalzamento dei livelli dei mari, tropicalizzazione del clima e altri processi ormai avviati sui cui si è parlato molto, ma fatto ancora poco per invertire la rotta.