Perdita importante
E’ una parte importante di Palio quella che se ne va con Enzo Bertolino. Per la manifestazione e per il Rione San Secondo si tratta di una gravissima perdita. Personaggio non troppo portato ad apparire ma assai concreto e rispettato per le sue capacità decisionali, ricoprì la massima carica in seno al Comitato biancorosso dal 1988 al 1996, nove anni in cui non riuscì a conquistare il Drappo nonostante scelte di primo piano nell’allestimento dell’accoppiata. Tornò poi alla guida dei biancorossi nel 2005 e 2006.
Gli anni da Rettore
Tramandò la sua passione al figlio Maurizio, che, contrariamente al padre, impiegò nulla per centrare l’obiettivo. Eletto sul finire del 1999 vinse il Palio Straordinario del giugno 2000. La sorte…..
Avevo sentito Enzo esattamente un paio d’anni fa, rivolgendogli alcune domande per un’intervista che avrebbe arricchito il volume dedicato ad Antonio Guarene (suo grande amico), Maestro del Palio 2018.
Parole e insegnamenti
Non fu facile indurlo ad aprirsi e a raccontare: mi raccontò della sua grande soddisfazione nell’andare a ricoprire la carica di presidente del Collegio, succedendo a Ghia e a Famiglietti.
“La mia presidenza durò sei anni – cito testualmente – ed occupai la carica con grande orgoglio perché mi consentiva di interfacciarmi e dialogare con le massime cariche comunali. Riguardo ai risultati legati alla corsa non andò sempre benissimo. Il mio piazzamento migliore fu un terzo posto, ma nel Palio, si sa, l’unica cosa che conta è vincere. Però credo di aver lasciato qualche importante insegnamento, perché Maurizio, mio figlio, quando mi subentrò nella carica, vinse in fretta.”
Coerenza
Ma le sue parole più belle, a mio personale parere sono queste: “La figura del Rettore deve essere ricoperta dal personaggio giusto, il più carismatico e importante del Comitato. Ultimamente la carica è andata un po’ scadendo. Altra peculiarità che il Rettore deve possedere è il senso di appartenenza. Non mi piacciono i cambiamenti di bandiera, soprattutto nel Palio.” Affermazioni che dicono tutto del personaggio. E che ci riportano ad anni irripetibili, quando il Palio era goliardia, cuore e sentimento. Situazioni e valori oggi quasi del tutto perduti. Enzo Bertolino, negli ultimi anni stabilitosi a Portacomaro, aveva messo piede, con misura, anche nel mondo della politica facendosi subito apprezzare per impegno e lealtà.
A Maurizio, alla moglie Angela, alla figlia Monica, ai parenti e agli amici di Enzo e a tutto il Rione San Secondo vanno le condoglianze della redazione del nostro giornale.