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I sindaci in un’unica voce nel flash mob del 25 Aprile a distanza

Tutti insieme, alle 11, hanno letto la poesia del 1944 di un ragazzino rinchiuso al campo di concentramento di Terezin

Davanti ai Monumenti ai Caduti

Hanno scelto quasi tutti il Monumento ai Caduti del loro paese per leggere stamattina, 25 aprile, nello stesso momento la poesia di un ragazzino internato al campo di concentramento di Terezin. Una poesia in cui si chiedeva perchè non poteva godere della libertà e della bellezza della primavera.

 

Una similitudine con l’isolamento cui siamo costretti a vivere da settimane per le misure anticontagio da Covid 19. Un’unica voce per non dimenticare, anche se a distanza,  cosa fu la Liberazione dell’Italia e il ruolo che rivestì la Resistenza nel perseguirla. Omaggio al 25 Aprile anche da parte della Polizia di Asti.

Il 25 Aprile a Canelli con il concerto virtuale della banda

Cerimonia sobria e senza la consueta ala di pubblico, in ottemperaza al #iorestoacasa e alla distanza sociale imposta dall’emergenza coronavirus, quella che ha segnato la giornata del 25 aprile a Canelli (ultima foto in basso nella photogallery che segue).

Davanti al monumento dei caduti in piazza della Repubblica, accanto alla corona di alloro posata dal Comune, il sindaco Paolo Lanzavecchia e la presidente dell’associazione Memoria Viva, Mariapia Di Matteo. «Con noi, seppur solo virtualmente, c’è anche l’Anpi di Asti, Caffi, Valli Belbo e Bormida – ha ricordato il sindaco -: la bandiera che sventola è la loro». Poco prima Lanzavecchia, unendosi ad altri sindaci della Provincia, aveva recitato la poesia “Una sera di sole”.

Anche la Banda musicale Città di Canelli ha voluto ricordare la Festa della Liberazione con un video postato su facebook. Sulle note de “Il Piave”, “Bella Ciao” e il Silenzio suonato dal maestro Cristiano Tibaldi, le immagini di repertorio della commemorazione e dei concerti dell’ensemble canellese.

 

 

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