E’ approdato, anche, sui tavoli della Commissione Europea, il “Divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati”, recentemente promulgato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un provvedimento che rafforza e riconosce l’impegno profuso, tra i primi, da Coldiretti a difesa della Dieta Mediterranea e che rappresenta un segnale chiaro, netto e inequivocabile, anche, nei confronti dell’Unione Europea (ndr da oltre 40 anni l’UE bandisce l’utilizzo di ormoni negli alimenti, basandosi sul principio della precauzione in termini di sicurezza e trasparenza).
Inoltre, all’articolo 3 del DDL è altresì esplicitato che “ai fini di tutelare il patrimonio zootecnico nazionale, riconoscendo il suo elevato valore culturale, socio-economico e ambientale, nonché un adeguato sostegno alla sua valorizzazione, assicurando, nel contempo, un elevato livello di tutela della salute umana …” è previsto il “divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali”.
In caso di inosservanza/violazione della norma, salvo che il fatto costituisca reato, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da un minimo di 10mila ad un massimo di 60mila euro o del 10% del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio.
“L’Italia, nel suo ruolo di leader mondiale nella qualità e della sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini” ricorda il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone. “Non è la prima volta che Coldiretti fa da pioniere, in Europa, per l’introduzione di norme puntuali che salvaguardino le produzioni di qualità tutelando il consumatore, come lo fu nell’etichettatura obbligatoria sull’origine degli alimenti, oggi, sempre più adottata da altre Nazioni europee”.
“Alla luce di questo importante provvedimento” rimarca il Direttore Coldiretti Diego Furia; “eventuali richieste autorizzative alla commercializzazione di cibi sintetici, non potranno bypassare l’ostacolo transitando attraverso la procedura ordinaria dei novel-food, ma dovranno obbligatoriamente seguire quelle specificatamente previste per i medicinali, comprensive di approfondite prove sperimentali”.