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Attualità

Il lungo sabato al parco Boschetto
degli alpini boscaioli

E' cominciata sabato mattina alle 7,30 la giornata organizzata dall'associazione Alpini di Asti per commemorare i vent'anni dall'alluvione ripulendo il Bosco dei Partigiani,

E' cominciata sabato mattina alle 7,30 la giornata organizzata dall'associazione Alpini di Asti per commemorare i vent'anni dall'alluvione ripulendo il Bosco dei Partigiani, decisamente bisognoso di cure da lungo tempo, vista la quantità di sterpaglie rimosse dagli oltre 70 uomini impegnati nell'operazione. Chiusi al pubblico gli accessi al parco, alle 8 i volontari si sono messi in azione nei settori stabiliti: si è iniziato a spazzare i viali ed a ridare forma alle siepi, a tagliare piante ed erbacce cresciute in modo disordinato lungo le rive. Tutto il parco è diventato un cantiere, con uomini che lavoravano anche nei tratti più scoscesi, sui quali l'operatore scendeva legato alla cintura ad una corda tenuta da un altro volontario, in modo da poter lavorare senza cadere.

Vicino all'ingresso del parco, alcuni Alpini sono stati impegnati per tutto il tempo ad affilare le lame delle motoseghe, a mano a mano che venivano sostituite e, grazie all'impiego del "merlo", un trattore multifunzione messo a disposizione dal coordinamento provinciale di Protezione civile, i volontari si sono sollevati sino a tagliare i rami più alti degli alberi ormai secchi e da abbattere, com'era stato indicato dai responsabili del Comune. Uno dopo l'altro sono stati fatti a pezzi una decina di alberi e la legna è stata raccolta in diversi mucchi: essendo già secca, sarà spezzettata e distribuita dal Comune a famiglie bisognose.

A sorvegliare il corretto procedere delle operazioni sono stati sia il geometra Mirco Aresca, dirigente "aree verdi", sia Fernando Del Raso, responsabile della Protezione civile A.N.A. di Asti, sia Bruno Pavese, coordinatore Protezione Civile del I Raggruppamento; anche Renzo Viarengo (consigliere delegato alle aree verdi), provvisto di decespugliatore, non ha perso tempo nel ripulire il parco. L'operazione di pulizia era stata programmata per avere al lavoro almeno il doppio dei volontari presenti, ma il maltempo ha impedito alle squadre di Protezione Civile A.N.A. di Piemonte Liguria e Valle d'Aosta di essere presenti. Ciò nonostante, sono arrivati volontari alpini da Romagnano Sesia, dalla "Valsesiana" e da Alessandria, che si sono aggiunti agli uomini dell'A.N.A., del Comune e dell'ASP.

Alla fine della giornata il Boschetto non era più quello del mattino: i viali sono tornati praticabili, le rive sono state ben ripulite, lo spiazzo adibito a tribuna completamente riverniciato, gli ingressi riaperti. Per quantità di uomini e mezzi (che avrebbero avuto un costo enorme, se non si fosse trattato di volontari) è stato fatto un lavoro che di questi tempi nessuna amministrazione pubblica avrebbe potuto sostenere: se in futuro il Comune riuscirà ad assicurare la necessaria manutenzione, grazie agli Alpini gli astigiani avranno ritrovato un parco rimasto per troppo tempo nell'abbandono. In ogni caso, gli Alpini torneranno nel mese di marzo, per completare la pulizia delle zone che per mancanza di tempo non si sono potute bonificare sabato.

Concluse le operazioni al parco, gli Alpini astigiani si sono ritrovati la sera davanti alla chiesa di Tanaro, da dove è partita la fiaccolata commemorativa: dietro al gonfalone della città hanno sfilato il sindaco Brignolo ed i membri della Giunta, la C.R.I., le rappresentanze delle associazioni dei Bersaglieri e dei Paracadutisti, quindi tutti i gagliardetti delle sezioni alpine della provincia e molti astigiani. Accompagnato dalle note della "Tenentina", il corteo è sfilato per corso Savona, piazza Marconi, via Cavour e piazza Libertà, concludendosi poi in piazza San Secondo.

Renato Romagnoli

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