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Il Moscato Canelli è docg: via libera del Comitato Vini

Il “tappo raso” passa da sottozona a nuova denominazione e coinvolge 100 ettari di vigna e 500 mila bottiglie

Il Moscato “Canelli” è Docg. Il via libera è arrivato oggi dal Comitato Italiano Vini che, nella riunione plenaria on line, ha approvato all’unanimità la proposta.

Il Moscato “tappo raso”, dunque, ha una nuova, prestigiosa denominazione: il “Canelli”, appunto, che esce da sottozona per diventare a tutti gli effetti un brand.

Lo si potrà produrre, utilizzandone la dicitura in etichetta, nei Comuni che appartengono a quella che è l’area individuata e che coincide, grosso modo, con l’ex sottozona. Occorre, ancora, compiere una serie di procedure burocratiche individuando in modo preciso il perimetro onde evitare pericolose derive produttive.

La nuova denominazione conta, al momento, su 100 ettari di vigne e circa 500 mila bottiglie, destinate ad aumentare con il riconoscimento.

Il percorso prende il via nel 2001. E’ il consiglio comunale di Canelli che approva le linee-guida, inviate poi al Ministero dell’Agricoltura. Nasce intanto l’Associazione Produttori Moscato di Canelli che appoggia l’iter istituzionale della proposta organizzando iniziative e happening che hanno come fulcro il Moscato “Canelli”.

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