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Il primario Marino va in pensionee ringrazia i benefattori con una targa
Attualità

Il primario Marino va in pensione
e ringrazia i benefattori con una targa

Una targa a ringraziamento per tutti gli anni in cui il “Collegium Chirurgiae Astensis” e un folto gruppo di amici-benefattori hanno sostenuto le attività della struttura di Chirurgia con

Una targa a ringraziamento per tutti gli anni in cui il “Collegium Chirurgiae Astensis” e un folto gruppo di amici-benefattori hanno sostenuto le attività della struttura di Chirurgia con donazioni e promozione di eventi di caratura internazionale. Così il dottor Bartolomeo Marino, direttore della struttura di Chirurgia, ha salutato le persone che hanno contribuito allo sviluppo della Chirurgia astigiana nel giorno del suo pensionamento. All’evento hanno partecipato, oltre a Ida Grossi Direttore generale dell’Asl di Asti, anche Paolo e Giorgio Conte, Bruno Ballario, Carlo Biglia, Lorenzo Ercole, Paolo Fresu, Alberto Grosso, Michele Maggiora, Rossella Maggiora, Giancarla Maina, Guido Martinengo, Gianni Miroglio, Alfio Orecchia, Francesco Piccinino, Piero Visconti, si è tenuto negli spazi della Chirurgia al secondo piano dell’ospedale Cardinal Massaia, dove verrà anche affissa la targa.

Nel corso della cerimonia sono stati anche ricordati, con alcuni istanti di silenzio gli scomparsi Giorgio Faletti, Anna Bologna "Braida" e Paolo Maria Pero. Arrivato ad Asti nel 2003, Bartolomeo Marino ha immediatamente dato un cambio di ritmo alle attività della struttura e, in breve tempo, la Chirurgia astigiana si è fatta apprezzare anche al di fuori dei propri confini.

«Abbiamo realizzato alcuni convegni di livello interazionale con la partecipazione di relatori provenienti dalle più importanti chirurgie mondiali – ha spiegato Marino – Abbiamo attivato un progetto di collaborazione e gemellaggio con l’università di Abidjan, capitale economica della Costa D’Avorio. Da tempo, grazie al sostegno del Collegium ho al mio fianco un tecnico di sala operatoria un vero e proprio informatico-strumentista in sala». Ma il vanto è l’aula da 30 posti nella quale è possibile, grazie ad un sistema di fibre ottiche, seguire gli interventi che avvengono in sala operatoria.

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