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I controlli

Il questore replica sul caso di piazza Marconi: «Non solo pattuglie, ma anche l’uso del Daspo»

È pronto ad intervenire, ma annuncia l’uso si strumenti coordinati con il Comune e la polizia municipale

«Bisogna capire il problema e affrontarlo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, non solo con più passaggi delle autopattuglie». Il questore Sebastiano Salvo è pronto a fare la sua parte per risolvere i problemi segnalati dai commercianti di piazza Marconi, ma vuole intervenire in maniera più articolata: «È chiaro che quando si tratta di fatti con un rilievo non criminoso, ma di ubriachezza moleste o degrado, si può intervenire anche con strumenti nuovi, come il Daspo urbano».

Il questore sull’illuminazione pubblica può fare poco se non chiedere al Comune di tentare di incrementarla, ma sui bivacchi è un’altra storia. «Se queste persone infastidiscono i passanti o i clienti dei negozi – spiega – la polizia municipale può intervenire con un ordine di allontanamento, uno strumento appositamente dato ai sindaci per gestire la sicurezza integrata. Se viene ignorato si può procedere con un divieto di accesso alle aree urbane (Dacur), ma poi scatta l’arresto se si viene fermati per la terza volta in una zona che non si deve frequentare».

L’assessore alla sicurezza Marco Bona annuncia che andrà a parlare con tutti i commercianti della piazza, ma li invita a chiamare sempre il 112 quando vedono casi sospetti, oppure a scrivere agli Enti preposti per informarli dei fatti che accadono e che creano problemi di sicurezza.

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