Incontro ad Asti tra i rappresentanti sindacali di Conapo, il sindacato di categoria dei Vigili del Fuoco, e Marco Gabusi in qualità di sindaco di Canelli e di Presidente reggente della Provincia.
Incontro ad Asti tra i rappresentanti sindacali di Conapo, il sindacato di categoria dei Vigili del Fuoco, e Marco Gabusi in qualità di sindaco di Canelli e di Presidente reggente della Provincia. Loggetto, naturalmente il recente decreto ministeriale che stabilisce la trasformazione da base volontaria a quella permanente del distaccamento dei vigili urbani canellesi.
Un provvedimento che il Comando provinciale dei vigili del fuoco tarda ad applicare e che come prima reazione ha portato il sindacato a dichiarare lo stato di agitazione. «Chiediamo di dare seguito ad un decreto ministeriale e di fare in modo che il Canellese venga al più presto presidiato da un reparto di pompieri professionisti, a beneficio della qualità del soccorso su questo territorio» ha dichiarato Gianluca Manzi, Segretario provinciale Conapo e vigile del fuoco astigiano insieme al collega e Segretario regionale Claudio Cambursano e Giuseppe Martorano.
Il sindaco Marco Gabusi ha fatto però notare la difficoltà di valutare la situazione, in assenza di un progetto su cui ragionare: «Dalle voci informali che mi sono giunte, sembrerebbe che il Comune di Canelli debba farsi carico della conversione della caserma a luogo di lavoro adatto a vigili professionisti. In questo momento però non abbiamo le risorse necessarie, ne tanto meno possiamo sostenere il costo degli straordinari del personale che il Comune dovrebbe riconoscere ai 28 vigili del fuoco professionisti necessari per coprire il presidio».
Per Marco Gabusi cè di più e aggiunge: «Basterebbe laspetto contabile a comprendere quanto sia irrealizzabile la soluzione prospettata, ma vi è anche un aspetto non trascurabile che riguarda il riconoscimento del lavoro quotidiano di decine di volontari di Canelli e Nizza Monferrato. Con un decreto poco condiviso e molto utopistico si butta a mare quanto costruito in tanti anni e si demotivano tutti coloro che, ad ogni piè sospinto, chiamiamo per emergenze nelle nostre valli. È facile immaginare che lapertura di un distaccamento permanente, infatti, vorrebbe dire la chiusura dei due distaccamenti volontari; un aumento di costi di oltre un milione di euro annui e probabilmente anche una riduzione delle squadre a disposizione sul nostro territorio». Senza risorse aggiuntive provenienti da Roma e senza una opportuna pianificazione, per il primo cittadino canellese ladempimento del decreto sembra di difficile attuazione.
Non la pensano così dal Conapo, decisi a continuare la propria battaglia. «Senza nulla togliere ai volontari che in questi anni si sono prodigati per il soccorso in Valle Belbo e Bormida, se un Ministero come quello dellInterno stabilisce che per questa parte della provincia è necessario istituire un distaccamento permanente la decisione va accettata e attuata» chiosa Gianluca Manzi.
Lucia Pignari