Il Consiglio comunale di Asti è stato teatro dell’ultimo capitolo della vicenda che ha portato alla revoca delle deleghe all’ex assessore al Commercio Mario Bovino. Il sindaco Maurizio Rasero, durante le comunicazioni ai consiglieri, ha motivato la sua decisione di escludere Bovino dalla Giunta, mettendo la parola fine a una sequenza di eventi culminati in un’insanabile divergenza tra il primo cittadino e il suo ormai ex assessore.
L’inizio di tutto, come emerso anche dai giornali durante le prime ricostruzioni dei fatti, va ricercato in un incontro, avvenuto il 30 settembre scorso, tra l’allora assessore Bovino e i vertici territoriali dell’Anas. Riunione nella quale si è parlato di sicurezza stradale e, in particolare, di presunte problematiche relative alla SS 231. Bovino, che lavora in un’azienda specializzata nel settore, avrebbe spiegato all’Anas l’utilità di installare nuovi attenuatori d’urto. Tuttavia la vicenda si è complicata quando il sindaco Rasero ha ricevuto una nota dall’Anas, datata 28 novembre, in risposta a una comunicazione dell’assessore Bovino inviata anche al Prefetto di Asti.
In questa comunicazione Anas esprimeva sorpresa per il contenuto e i toni della segnalazione di Bovino, soprattutto alla luce dell’incontro datato 30 settembre, durante il quale erano stati illustrati gli interventi già programmati per il primo trimestre del 2025. Rasero ha quindi evidenziato come la criticità segnalata da Bovino riguardava, con tanto di foto allegata, un attenuatore collocato all’uscita di Alba Est, «quindi neanche della città di Asti». Questo dettaglio ha ulteriormente alimentato lo stupore di Rasero, il quale ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’iniziativa autonoma dell’ex assessore, considerandola estranea alle sue deleghe.
«Così il 17 dicembre scrivevo a Bovino per chiedere spiegazioni sull’accaduto – ha ricordato Rasero – La risposta mi è stata data durante la Giunta comunale del 19 dicembre. L’ex assessore ha riconosciuto di essersi recato negli uffici di Anas e di aver consegnato materiale informativo della propria azienda. Ha inoltre ammesso di aver inviato la nota al Prefetto».
«Davanti a tale ricostruzione e visto il tenore del contenuto della nota dell’Anas, non ho potuto che revocare allo stesso le deleghe il 20 dicembre. Questi sono semplicemente i fatti – ha aggiunto Rasero – Leggo divertito che avrei agito spinto da altre motivazioni. Purtroppo io non ho la macchina del tempo e non posso conoscere il futuro, quindi non potevo sapere che il 30 dicembre mi sarebbe arrivato qualche cosa di diverso avviando, poi, quello che è successo in seguito».
Rasero si riferisce all’esposto sulle passate votazioni per il rinnovo del Consiglio provinciale (nel 2022) e della contestazione, partita da Bovino proprio contro Rasero, di aver tentato di controllare il voto dei consiglieri tramite indicazioni scritte su dei bigliettini. Una vicenda conclusa con l’archiviazione da parte del Gip. «La mia è stata una scelta politica amministrativa compiuta sulla base dei fatti – ha tagliato corto Rasero – e solo dopo averne avuto la ricostruzione da tutti i protagonisti».
Rasero ha quindi ufficializzato l’ingresso in Giunta del nuovo assessore Marco Galvagno, con deleghe a Coordinamento Fondi europei e Pnrr, Coesione territoriale, Legalità e Trasparenza, Affari Istituzionali e Legali, Decoro Urbano. Quindi ha dato il benvenuto al nuovo consigliere comunale Pasquale Demetrio (Forza Italia) che ha preso il posto di Galvagno.