Terminati gli appuntamenti della Settimana Santa
Sono terminati con la domenica di Pasqua i numerosi appuntamenti “a distanza” promossi dalla Diocesi di Asti in occasione della Settimana Santa.
Affiancati dalle tante iniziative organizzate dai parroci, che si sono adoperati per celebrare in streaming funzioni e messe dalle loro chiese, sono stati guidati dal vescovo Marco Prastaro. Parliamo della funzione del Giovedì Santo, dell’azione liturgica del Venerdì Santo, della veglia pasquale e della messa solenne della mattina di Pasqua, celebrate in quasi tutti i casi in Cattedrale.
Le parole del vescovo
Per quanto riguarda, in particolare, la messa di Pasqua, accanto a monsignor Prastaro erano presenti il diacono Natale Campanella, il parroco della Cattedrale don Paolo Carrer insieme al suo vice Francesco Secco, suor Gabriella Greco e Davide Celestre.
Dopo le letture e il Vangelo, il vescovo ha risposto ad una domanda fondamentale per tutti i credenti: una volta morti, cosa succede?.
«Il Vangelo di oggi – ha affermato – offre tante indicazioni in tal senso. Tanti segni che richiamano ad una vita completamente nuova: dal sepolcro (ovvero il luogo della morte) vuoto al lino steso e ben riposto, fino al sudario (il velo della morte) messo da parte. E che indicano come, dopo la morte, ci sia una vita nuova nella pienezza della comunione con Dio, senza limiti di spazio e tempo».
Il vescovo ha quindi spiegato cosa bisogna fare, in questa vita terrena, per poter successivamente arrivare a Dio. «Ci viene chiesto di credere in lui. Bisogna anticipare la vita eterna, che è una certezza, vivendo nell’amore». Per poi fare un riferimento alla situazione attuale. «Pensate se da questo momento terribile che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria – ha sottolineato – si potesse accedere ad una vita nuova che vede le persone prima del denaro, gli affetti prima dei rancori, l’altro prima di sè stessi, l’amore prima dell’odio. Una vita in cui, sostanzialmente, non si mette sè stessi al centro di tutto».
Nell’ultima parte della messa sono poi stati ricordati i defunti della settimana (51 quelli citati nominalmente), con la recita dell’Eterno riposo, e alcuni avvisi.
Circa 2mila disegni realizzati dai bambini del catechismo
Tra questi il fatto che dalla prossima domenica tornerà la celebrazione in streaming alle 10.30 dalla cappella interna del Vescovado, che continuerà fino al termine dell’emergenza sanitaria, in occasione della quale non è stata proposta la realizzione di un disegno ai bambini che frequentano il catechismo, come avvenuto finora. «Facciamo una pausa di una settimana – ha spiegato il vescovo – dopodiché riprenderemo l’iniziativa. Sono comunque contento perché finora l’invito è stato ben accolto, tanto che sono stati circa 2mila i disegni arrivati in totale, che abbiamo mostrato a margine delle celebrazioni in streaming».
Al termine della messa solenne sono si sono potuti vedere i 52 disegni sul tema della Risurrezione selezionati da una apposita giuria.
Gli anniversari di sacerdozio
Da sottolineare che, in occasione della celebrazione del Giovedì Santo, il vescovo ha ricordato i sacerdoti della Diocesi che nel 2020 celebrano un particolare anniversario di sacerdozio. «Il Giovedì Santo – ha ribadito – è anche la festa dei sacerdoti, per cui vi invito a pregare per i sacerdoti anziani e malati, in particolare per don Vittorio Croce, e per coloro che quest’anno festeggiano un anniversario particolare. Celebrano infatti 75 anni di ordinazione e sacerdozio don Guglielmo Visconti; 70 anni don Luigi Boeri, don Luigi Pavia; 35 anni don Sergio Aumenta, don Italo Francalanci e don Mauro Sobrino; 20 anni don Paolo Lungo, don Dino Barberis e don Andrea Ferrero; 15 anni don Igor Sciolla; 10 anni don Luigino Trinchero e don Jacques; 5 anni don Davide Camà e Padre Filippo Tandino; 4 anni don Enrico Fileppi.