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Attualità

In scadenza il pagamento della Tari
Così la bolletta si paga online

La rivoluzione digitale si fa a piccoli passi e Asti, ancora una volta, vuole essere capofila nazionale (risulta la seconda in Italia ad attivare questo servizio) in fatto di innovazione tecnologica. Nei giorni scorsi oltre 4.400 titolari di aziende e professionisti iscritti agli ordini locali (geometri, avvocati, ingegneri, commercialisti, architetti, medici veterinari, agronomi), tutti dotati di PEC (Posta elettronica certificata) hanno ricevuto…

La rivoluzione digitale si fa a piccoli passi e Asti, ancora una volta, vuole essere capofila nazionale (risulta la seconda in Italia ad attivare questo servizio) in fatto di innovazione tecnologica. Nei giorni scorsi oltre 4.400 titolari di aziende e professionisti iscritti agli ordini locali (geometri, avvocati, ingegneri, commercialisti, architetti, medici veterinari, agronomi), tutti dotati di PEC (Posta elettronica certificata) hanno ricevuto una mail da parte del Comune contenente gli avvisi di pagamento della TARI (tassa rifiuti con prima scadenza lunedì 16 giugno).

A mettere in comunicazione l'Ente con i contribuenti è stata la A.P.Systems di Milano che da 30 anni opera per la pubblica amministrazione e, da 16, collabora con il Comune. «Una direttiva europea prevede che i cittadini nell'Unione abbiano un'identità digitale – spiega l'amministratore di A.P.Systems Renzo Bassetto – e ringrazio il Comune di Asti per essere stato tra i primi ad attivare questo metodo di comunicazione con i propri contribuenti. Per noi è motivo di orgoglio professionale aver messo a disposizione della pubblica amministrazione uno strumento che le consente di concretizzare pienamente i principi di economicità, efficacia e modernità su cui si fonda la tanto discussa riforma della P.A. Si pensi che se tutti i Comuni italiani dovessero adottare un simile sistema di invio raggiungendo l'80% dei contribuenti con un messaggio PEC, solo per spedire gli avvisi TARI si risparmierebbero 125 milioni di euro e circa 5.500 tonnellate di emissioni Co2».

Chi ha ricevuto la cartella di pagamento via PEC può collegarsi ad una piattaforma digitale dedicata (www.cittadinodigitale.it) e scaricare la documentazione per il successivo pagamento della TARI attraverso i metodi tradizionali (F24 via home banking, versamento in banca o negli uffici postali). «Si tratta di un metodo che comporta un risparmio di costi nell'invio delle bollette e quindi un risparmio di costi a carico del contribuente stesso», ricorda il sindaco Brignolo pensando già ad una possibile estensione del servizio tramite la posta certificata di tutti gli altri cittadini.

Tecnicamente bisognerà trovare il modo di creare una banca dati di tutte le PEC degli astigiani ma una delle ipotesi al vaglio dei tecnici è quella di chiederla durante la consegna della carta d'identità elettronica. Partner dell'amministrazione e di A.P.Systems nella prima fase dell'informatizzazione delle bollette sono stati la Camera di Commercio, che ha fornito le PEC relative alle aziende con sede ad Asti (e regolarmente iscritte alla stessa), ma anche gli ordini professionali cittadini. Il prossimo passo sarà quello di unificare l'acquisizione della documentazione e il pagamento in una sola piattaforma mediante il collegamento diretto tra il portale internet e la banca sulla quale si appoggia il Comune di Asti nella riscossione dei pagamenti.

Intanto i cittadini stanno ricevendo in questi giorni le bollette cartacee della TARI: chi non la ricevesse entro il 16 giugno avrà tempo ulteriori 15 giorni per pagare la prima rata, come previsto dalla delibera del Consiglio comunale che garantisce una proroga in caso di ritardo nella ricezione dei modelli F24.

r.s.

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