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Ist. "Penna": trattata la vigna da estirpare, prosegue la lotta alla flavescenza
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Ist. "Penna": trattata la vigna da estirpare, prosegue la lotta alla flavescenza

Qualche giorno fa avevamo dato notizia di un vigneto non molto curato tra i terreni in gestione all'Istituto Penna. Il Preside dell'Istituto, il professor Renato Parisio ci ha spiegato che

Qualche giorno fa avevamo dato notizia di un vigneto non molto curato tra i terreni in gestione all'Istituto Penna. Il Preside dell'Istituto, il professor Renato Parisio ci ha spiegato che quel vigneto è ormai da un anno in attesa di estirpo. L'incidenza della flavescenza nei vigneti della scuola è stata negli ultimi tempi di tipo esponenziale tanto da indurre la direzione tecnica all'estirpo di quelli maggiormente colpiti.

«Dopo la vendemmia del 2013 – ha spiegato il preside – è stata avviata la pratica per l'estirpo e il relativo reimpianto di circa 10.000 metri quadrati. Sono state potate le viti lasciando ceppi e pali in attesa della verifica degli organi competenti. In ogni caso, durante la campagna appena conclusa, sono stati effettuati i previsti interventi fitosanitari sulle vigne in produzione estendendoli, per opportuna precauzione, anche alle aree oggetto di estirpo. Concluse le operazioni vendemmiali si procederà all'estirpo destinando a cereali le superfici interessate. I diritti di reimpianto così acquisiti saranno utilizzati per ricostituire due vigneti ai lati della strada di accesso all'Istituto».

Un lavoro che va ad affiancarsi alle tante attività che l'unico istituto di formazione professionale agraria della provincia svolge quotidianamente. «L'Istituto di istruzione Superiore "G. Penna" – spiega Parisio – è l'unica realtà provinciale nel settore agrario che da oltre 50 anni diploma ed immette sul mercato del lavoro tecnici perfettamente formati che operano in realtà produttive importanti sia a livello locale che nazionale». Diversificate sono le attività svolte dall'Istituto dai laboratori, alla serra didattica, all'aula di degustazione multifunzionale alle attività sperimentali. «Ad esempio – continua il preside – teniamo molto a una collaborazione con il Centro di ricerca per l'enologia di Asti che ha portato alla vinificazione delle uve prodotte nei vigneti di Regione Viatosto. Infine un'attenzione particolare agli allievi con disabilità che vedono nel nostro Istituto la possibilità di acquisire competenze pratiche utili a un successivo inserimento lavorativo. Il tutto reso possibile solo dalla professionalità e senso del dovere del personale scolastico».

L'istituto In collaborazione con l'associazione dei giovani agricoltori della Cia sta cercando infine di testare la resistenza alla flavescenza di alcuni vitigni anche tramite l'utilizzo di formulati di natura biologica. «La scuola – chiude il Preside – rivendica il proprio ruolo formativo istituzionale nel rispetto di tutte le normative vigenti e, a maggior ragione, di quelle del proprio settore di appartenenza».

Lodovico Pavese

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