Cerca
Close this search box.
L’associazione Missione autismochiede aiuto agli imprenditori
Attualità

L’associazione Missione autismo
chiede aiuto agli imprenditori

Cercasi imprenditori coraggiosi per il sostegno di progetti a favore di bambini e ragazzi con autismo e disabilità. A lanciare l’appello è l’AMA (l’Associazione Missione Autismo) che martedì,

Cercasi imprenditori coraggiosi per il sostegno di progetti a favore di bambini e ragazzi con autismo e disabilità. A lanciare l’appello è l’AMA (l’Associazione Missione Autismo) che martedì, al Polo universitario, ha presentato il progetto “Jonathan Livingston – Il Decollo”, volto a sostenere percorsi individualizzati per ragazzi affetti da autismo e disabilità a partire dai 12 anni. A prendere la parola la presidente Paola Bombaci, che è subito entrata nel vivo del tema: «Questo è un progetto che si pone un “dopo”. Un “dopo di noi, genitori”, che ovviamente non può prescindere da un durante, un adesso. Ci proponiamo di seguire i ragazzi dai 12 ai 21 anni per portarli ad una abilità, ad una occupazione. Sono lieta di dire che il progetto è decollato grazie ad alcuni imprenditori, ma abbiamo bisogno ancora di altri». “Il Decollo” è il primo step di un progetto più grande, che crescerà con i ragazzi con lo scopo di costruire un’attività lavorativa con loro e per loro.

L’obiettivo è creare spazi di socializzazione e condivisione in cui esercitarsi in laboratori di orticultura, falegnameria, bricolage, cucina ma anche in di arteterapia e sport. «Partiremo sulla scia di quanto già fatto e sperimentato in collaborazione con il Comune di Asti e l’assessorato ai Servizi sociali con il progetto degli orti sociali, che ha visto il coinvolgimento dei nostri ragazzi e ha portato a sfidare l’immaginario collettivo sui limiti dell’autismo», spiega Cristina Carniel della cooperativa di animazione socioculturale “Vedogiovane”. Per fare questo è però necessario l’intervento dell’imprenditoria locale. «Speriamo di coinvolgere almeno 20 imprenditori astigiani che, con una donazione mensile di 500 euro, ci consentano di sovvenzionare queste attività» continua la Bombaci. In cambio, si avranno benefici per il territorio con la costruzione di nuovi posti di lavoro per educatori professionali ma anche per l’imprenditoria, perché chi aderirà al progetto ne guadagnerà in visibilità.

Il progetto e le risorse che vi transitano saranno infatti gestite dalla Fondazione “I Bambini delle Fate”, che assicura la diffusione dei loghi delle aziende coinvolte in spazi pubblicitari sui media locali e nazionali, ma anche la massima trasparenza e tracciabilità dei fondi versati. Tra i primi imprenditori ad aver aderito al progetto Michele Maggiora, titolare dell’omonima farmacia e presidente di Astiss, il consorzio che gestisce l’università a di Asti a livello amministrativo. «E’ importante – ha sottolineato – che un progetto di solidarietà di questa portata “decolli” nella nostra provincia». Gli altri imprenditori che hanno aderito al progetto, per il momento, fanno capo alle aziende YKK di Vercelli, Immobiliare Bim di Cocconato, studio legale avv. Roberta Bombaci e studio legale avv. Piero Gallo. Per info: Paola Bombaci, alexandros.at@aliceposta.it, 366/6630328.

Lucia Pignari

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale