Fiera del Santo Cristo ricca e affollata
Una città del “Campanòn” affollata, ricca di visitatori e di proposte, assaggi e curiosità: così è apparsa Nizza nel lungo fine settimana della “Fiera del Santo Cristo”. E se la piazza Garibaldi ha ospitato la grande esposizione a cielo aperto delle macchine per l’agricoltura e del giardinaggio – oltre ad autovetture di pregio – già da giovedì, mentre sia venerdì che sabato hanno ospitato momenti culturali di rilievo, cuore della lunga manifestazione è stata senz’altro la giornata di domenica.
Il gran mercato della fiera
Vie e piazze del centro storico sono divenute sede dal mattino alla sera del Gran Mercato della Fiera: tra piazza Marconi e viale Partigiani, piazza Garibaldi e via Pistone si snodava un lungo itinerario vivacizzato da bancarelle di vario genere, dall’abbigliamento ai casalinghi, dalle scarpe all’artigianato. Grande movimento anche in via Carlo Alberto, dove si potevano trovare prodotti tipici e di eccellenza, così come in via Pio Corsi, dove golosità per il palato venivano proposte dai negozianti della zona.
Collaborazione con associazioni del territorio
Importante anche la collaborazione con associazioni e realtà del territorio, come la Pro Loco che ha proposto la sua gustosa torta verde. Menzione speciale per lo staff curatore del Mercatino dell’Antiquariato, appuntamento mensile che solitamente si svolge in piazza Garibaldi e nel vicino Foro Boario nicese. Dagli stessi organizzatori, questa edizione della Fiera del Santo Cristo ha potuto ospitare, nella centralissima piazza Martiri di Alessandria, il “Mercatino del Bianco Antico”: pizzi e biancheria, camicie da notte, ma anche campionari e richiami frutto di un attento lavoro manuale.
La qualità delle proposte
L’esposizione si è fatta notare sia per qualità della proposta, che per la novità della stessa, che nelle intenzioni, visto il buon risultato, potrebbe essere riproposta. Location privilegiata da cui osservare l’evento, complice l’aperitico con l’Enoteca Regionale di Nizza, è stata la sommità della torre campanaria che fa da simbolo della città. Suggestivo per la posizione panoramica, il “Campanòn” nelle intenzioni dell’assessore al turismo e di tutta l’amministrazione potrà diventare cornice di grande pregio per degustazioni di vino a cura delle molte realtà del territorio; ma già in questa occasione è stata ambita meta di visita, sotto la guida dei volontari dell’ufficio IAT.
Fulvio Gatti