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Vittoria Briccarello
Attualità
Intervento

«La nomina di Imerito nel CdA di Asti Musei è stata la più veloce del West»

I consiglieri di minoranza Briccarello e Bosia criticano il sindaco Rasero per le modalità adottate, ma quello di Imerito è stato l’unico curriculum presentato

Sulla nomina dell’ex assessore alla Cultura Gianfranco Imerito come membro del CDA della Fondazione Asti Musei, su designazione del sindaco di Asti Maurizio Rasero, interviene il gruppo consiliare di Uniti si può criticando i modi e le tempistiche del bando volto alla ricerca dei curricula. Di seguito pubblichiamo l’intervento dei consiglieri Briccarello (nella foto) e Bosia.

Avevamo davvero sperato che Rasero, nella sua seconda e ultima tornata amministrativa, ormai appagato dal risultato ottenuto, lavorasse realmente per la crescita della città. Avevamo sentito, soprattutto nei primi Consigli comunali, l’intenzione di condivisione e collaborazione con l’opposizione alla ricerca del meglio per la città. Non possiamo che ricrederci, la logica del Rasero bis è sempre la stessa: nei posti che contano, che possono avere un rilievo per lo sviluppo di Asti, devono essere piazzati “gli amici”. Per giunta la nomina del dott. Gianfranco Imerito a componente il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Asti Musei è avvenuta repentina, di soppiatto, sotto traccia e sotto terra, se ce ne fosse bisogno: il Sindaco in pochi giorni, senza consultazioni, senza discussione, senza alcun dibattito sul mandato conferito, con Disposizione sindacale, ha nominato il suo uomo nella Fondazione.

Relativamente al merito e ai tempi abbiamo presentato interpellanza al Sindaco. Questa la cronologia della nomina più veloce del West: in data 11 ottobre u.s. il Sindaco in una conferenza dei Capi Gruppo informa gli stessi che sono state attivate le procedure per la nomina del componente nel C.d.A. della Fondazione Asti Musei in sostituzione dello stesso Rasero dimissionario. I Capi Gruppo chiedono di avere a disposizione le domande pervenute in Comune ed i relativi C.V.

Solo in data 17 ottobre i Capi Gruppo ricevono l’unica domanda corredata da un unico C.V. giunto in Comune. In questo caso il Comune è stato piuttosto lento a trasmettere l’unica domanda e l’unico C.V. sarà stato casuale ? Niente affatto. La scelta pare precisa! Infatti nella stessa data della convocazione della Conferenza dei Capi Gruppi, l’11 ottobre, compare sull’Albo pretorio del Comune e sul sito web l’Avviso di designazione di un componente del C.d.A. della Fondazione; le domande corredate da C.V. per l’eventuale nomina a tale designazione dovranno pervenire entro le ore 12 del 17 ottobre. Si tenga conto che tra l’11 ottobre e il 17 ottobre ci sono di mezzo sabato 15 e domenica 16.

A questa inesistente comunicazione da parte del Comune si aggiunga che nessuna altra informazione, per quanto a nostra conoscenza, è stata fornita ai media locali: cartacei o social. Nessuna informazione è stata data agli Istituti culturali cittadini pubblici e privati. Una e unica doveva essere la domanda per quel posto, una e unica è stata! Ci congratuliamo con il Sindaco e ci chiediamo: è questo il modo per far crescere la nostra città?

E’ questo il modo di sviluppare un settore che presenta, come già abbiamo avuto modo di dire, enormi problemi quali: laboratori didattici inesistenti, collezioni civiche stipate in magazzini, assenza totale di personale nei musei, un Conservatorio con sempre meno iscritti, le Torri abbandonate a se stesse, una Biblioteca obbligata a un orario limitato, e molto altro.

Eppure di occasione e modalità ce ne sarebbero state: informare durante gli eventi culturali tenuti al Teatro Alfieri, informare attraverso comunicati alle testate giornalistiche, informare banalmente sulla pagina FB del Comune di Asti, insomma: si è liberato un posto, aspettiamo con gioia i vostri CV.

Un sogno forse pensare ad ampliare lo sguardo ai giovani e alle giovani laureati in materie inerenti i beni culturali?
E’ quindi sufficiente, per un bravo medico pensionato settantenne, essere stato Assessore per ricoprire quel ruolo? Perché, usando i tempi giusti e necessari, non ricercare forze giovani e competenti, magari entusiaste, già ricche di esperienze accademiche e studi svolti.; ma soprattutto perché non aprire un dibattito sulla cultura ad Asti come si era impegnato a fare l’Assessore competente in occasione dell’interpellanza da noi presentata?

I consiglieri Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Gruppo Uniti si può)

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