In burocratese è la ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali. In sostanza, un elenco dove ogni amministrazione dello Stato inserisce i
In burocratese è la ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali. In sostanza, un elenco dove ogni amministrazione dello Stato inserisce i beni non strumentali allesercizio delle proprie funzioni istituzionali, recita la legge, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. In tempi di spending review e di tagli vigorosi ai trasferimenti, fare cassa privandosi, seppur con qualche ambascia, dei gioielli di famiglia del patrimonio immobiliare è una strada obbligata per tutte le amministrazioni pubbliche. Anche Canelli, vuoi perché lo dice la legge vuoi per necessità, negli anni ha ceduto pezzi del proprio tesoretto: prima lex scuola del Secco, poi il complesso di via Roma tra polemiche e distinguo. Adesso pare sia arrivato il momento di un altro edificio scolastico, in via Bussinello, riconvertito in sede del Comando di Polizia Municipale e sede del COM.
«Gli uffici comunali competenti hanno effettuato la ricognizione dei beni di proprietà non suscettibili di utilizzo istituzionale e di cui non si prevede un ulteriore uso per la logistica comunale» si legge nella delibera approvata da sindaco e assessori. Limmobile, dunque, potrà essere «valorizzato per essere alienato e/o concesso in locazione/concessione per lutilizzazione a fini economici», ovvero messo in vendita. Operazione che il Comune prevede di chiudere nel triennio 2015-2017. E la Polizia Municipale? Per i Vigili due le soluzioni sul tappeto: o il ritorno a casa al piano terreno di Palazzo Anfossi e nelledificio dellex Pretura di via Solferino, lasciato libero dal Giudice di Pace.
Ma le dismissioni non finisco qui. Sempre una legge statale dispone che i Comuni provvedano annualmente, prima di approvare il bilancio di previsione, a «verificare la quantità e la qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie». Nelle disponibilità dellente ci sono ancora alcuni lotti del Pip (Piano insediamenti produttivi) di Canellitaly, in regione Dota. Quattro le aree invendute: il lotto 19b (2260 metri quadri) valorizzato a 110 mila euro, il 22 per 4520 mq al costo di 221 euro, il 25 per 9100 metri quadrati al prezzo di 446 mila euro e il lotto 26 di 3980 mq pari a 195 mila euro. In totale un patrimonio di poco superiore a 973 mila euro (il costo al mq è di 49 euro) che il Comune potrebbe introitare già nel 2015 trovandone gli acquirenti.
Giovanni Vassallo