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L’appello del PD: «L’estate della città sia una grande esplosione culturale»

Chiesta al Comune «una progettazione seria, ricca, rispettosa degli spazi e delle norme che ancora dovremo rispettare»

Intrattenimento, teatro, arte, musica, enogastronomia: la prossima estate dovrà essere, per Asti, «un’esplosione ed espansione culturale che sappia coinvolgere tutti i settori dell’arte».

A chiederlo è il gruppo consiliare del Partito Democratico che interviene sul tema invitando l’amministrazione comunale a predisporre «una progettazione seria, ricca, rispettosa degli spazi e delle norme che ancora dovremo rispettare».

Il PD invoca un atto di coraggio e indica quali sarebbero le direttive da seguire: «la prima rendendo la città in ogni suo angolo, cortile, spazio verde fruibile gratuitamente al mondo dell’arte, dal teatro alla musica. La seconda – spiegano i democratici – pedonalizzando il centro storico nei fine settimana rendendolo fruibile dalle persone che potranno dopo una cena all’aperto, scegliere, passeggiando, in che luogo trascorrere le ore accompagnate da spettacoli o concerti. Programmazione che dovrà coinvolgere tutti i soggetti interessati, dalle associazioni culturali di professionisti, al mondo amatoriale, alle maestranze. Si usino piazze e cortili trasformandoli in sale di proiezioni all’aperto, in spazi per rassegne letterarie con la collaborazione della biblioteca fondazione Faletti, delle case editrici locali e delle librerie, in luoghi per la danza. Si aprano le porte di palazzi e musei anche nelle ore serali. Non si individui un solo luogo – precisano dal PD – ma si completi tutta la città, comprese le periferie e le ventine, con un cartellone di iniziative ampio e vario, che unisca l’intrattenimento, la cultura, il teatro, l’arte, la musica e l’enogastronomia, per valorizzare il territorio, i suoi talenti e le sue eccellenze, recuperando anche, se possibile, spettacoli di cartellone cancellati nei mesi passati e programmando le rassegne estive tradizione della nostra città».

La speranza del gruppo consiliare è che questa programmazione possa essere da richiamo anche per il turismo, quasi azzerato dalla pandemia e che dovrà faticare a lungo per tornare alle condizioni del 2019.
«Speriamo come Partito Democratico – concludono i consiglieri comunali – che l’assessore Gianfranco Imerito abbia usato questi mesi invernali, in cui poco lo abbiamo sentito, per lanciare e progettante una estate ricca di opportunità per chi lavora nei settori culturali più colpiti e per gli astigiani». Se sarà così lo si vedrà entro i prossimi 2 mesi.
r.s.

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