Dopo il rimbalzo di responsabilità sulla mancata nomina di Mariangela Cotto, e larrivo di Giuseppe Camisola ai vertici del Maina, sembra essere destino che la querelle sul commissariamento della
Dopo il rimbalzo di responsabilità sulla mancata nomina di Mariangela Cotto, e larrivo di Giuseppe Camisola ai vertici del Maina, sembra essere destino che la querelle sul commissariamento della Casa di Riposo vada avanti. Dopo lintervento dei Cinque Stelle in Consiglio comunale, che hanno sollevato la questione dei curricula dei candidati mai inoltrati alla Regione, tranne quello di Camisola, anche il consigliere Angela Quaglia (FI) è intervenuta sulla vicenda. «La smentita dellassessore regionale (che ha confermato di aver ricevuto un solo curriculum, quello di Camisola ndr) evidenzia un precedente gravissimo – commenta – Da che mi ricordi, non era mai successo che il sindaco mentisse al Consiglio comunale e su una questione, peraltro, molto facilmente verificabile. Se lItalia fosse un Paese anglosassone, le dimissioni sarebbero inevitabili […] La realtà è che si vuol far credere di scegliere in base alle caratteristiche professionali dei candidati, quando invece si sa bene che non è così».
Quaglia ha quindi chiesto copia del curriculum del neo commissario e degli altri 8 candidati: «Ci sono super professionisti, lauree in giurisprudenza e in economia, esperienze lavorative e amministrative molto interessanti. Se andiamo al curriculum del prescelto notiamo che certifica un Dottorato presso la libera e privata università di Herisau, in Svizzera. Questa offre corsi on line, non ci sono esami e si va una volta sola a discutere la tesi, a differenza delle altre Università italiane in cui occorre sostenere una trentina di esami e discutere una tesi, prima di poter accedere a un dottorato». «La stessa università – prosegue Quaglia – dice che i titoli conferiti impegnano solo lUniversità stessa che li rilascia a titolo libero e privato. Luniversità non può addossarsi responsabilità alcuna in merito alluso del titolo e non garantisce automaticamente alcuna equivalenza con altri titoli». Il dottorato di Herisau non risulterebbe, per questo motivo, riconosciuto dal Miur italiano.
Spiegazioni sul titolo di studio del neo commissario e sui criteri di nomina sono stati chiesti anche dalla Lega Nord, sia dal segretario cittadino Davide Scaiola, sia dal segretario provinciale Andrea Giaccone che ha suggerito al sindaco di fare un passo indietro: «Questa – commenta Giaccone – è solo lennesima prova della superficiale gestione della città che il sindaco Brignolo porta avanti da anni». A gettare acqua sul fuoco è stato lo stesso Brignolo: «I curricula non erano da mandare in Regione perché la lettera che ci era stata inviata chiedeva di fare un solo nome. Se in un comunicato era scritto diversamente vuol dire che è stato un errore. Ho chiesto – prosegue il sindaco – i curricula per valutare le candidature, poi la scelta è caduta su Camisola perché ha alle spalle una lunga esperienza da sindaco ed è stato a lungo presidente del Cogesa. Credo che abbia quindi lesperienza necessaria a ricoprire quel ruolo».
Una replica è poi giunta anche da Camisola: «Vorrei tanto confrontarmi, con chi mi fa le osservazioni, su contenuti concreti. Giovedì incontrerò i capigruppo in Comune e lì chiederò di collaborare nellinteresse della Casa di Riposo. Se il consigliere Quaglia vuole chiedermi informazioni sulle mie competenze, avrà modo di farlo in quelloccasione. In ogni caso ho inserito quel dottorato solo per completezza di curriculum».
r.s.