Appuntamento domani, sabato, a partire dalle 16 presso il Foyer delle Famiglie di via Milliavacca ad Asti con l’Associazione Rinascita e il Coordinamento provinciale di Libera Asti per parlare di Cascina Graziella e della Casa del Rose, l’importante progetto di recupero a Moncalvo della cascina confiscata alla mafia. Il tema è “Con le donne per le donne: fatti non parole”.
La finalità dell’incontro è quella di fare un punto sullo stato del bene confiscato Cascina Graziella, per raccontare quello che è stato realizzato e quali sono i propositi che l’Associazione ha per il futuro per giungere alla totale realizzazione del progetto.
Si parlerà della Casa delle rose, frazione dello stabile di Cascina Graziella che è diventata un’unità abitativa dedicata all’accoglienza delle donne vittime di violenza, un luogo da dove riprendere la vita dopo il trauma della violenza e dell’abuso.
Dell’importanza sociale che il recupero e l’utilizzo dei beni confiscati ha, non solo come strumento di lotta alla criminalità organizzata, ma come possibilità di sviluppo del territorio a favore di tutti.
Di “Cascina Graziella”, un progetto ambizioso, un percorso di recupero di un bene confiscato tra difficoltà e successi, che ha richiesto costanza e perseveranza da parte dei volontari che lo hanno costruito giorno per giorno, sul quale ancora è forte la volontà di arrivare al traguardo dell’utilizzo, sollecitando l’aiuto e il sostegno di tutti, autorità e cittadini.
Perchè Cascina Graziella diventi un esempio virtuoso per quei beni dei quali il nostro territorio dovrà occuparsi a seguito delle recenti assegnazioni da parte dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
A seguire, alle 18, avverrà l’estrazione dei premi della lotteria “Elena per Cascina Graziella”, organizzata grazie alla donazione delle sorelle Gabriella, Rita e Daniela Sanlorenzo in memoria della madre Cecchini Elena, appassionata sostenitrice del progetto Cascina Graziella.