Il mercato dell’auto in Piemonte ha registrato un lieve segnale di frenata. Alcuni osservatori, l’attribuiscono al fatto che febbraio è il mese più corto dell’anno. Ma i più attenti alzano il dito muovendolo ritmicamente avanti ed indietro. Non è così. Nel febbraio 2023 in Piemonte sono state immatricolate 8.612 auto mentre quest’anno 8.386. A rivelarlo sono i dati del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti elaborati dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Tra le provincie con il segno meno troviamo Torino che perde poco più di un centinaio di immatricolazioni, Alessandria 47 vetture e Asti 25, mentre Vercelli ha un + 5, Verbania + 13, Novara + 65, Biella + 41. In ogni caso nulla di preoccupante piccole flessioni che porta a livello regionale un meno 286 unità. A far sobbalzare dalla sedia gli analisti è il dato che ha fatto registrare la Valle d’Aosta che, seppur vanta il primato di essere la Regione più piccola dell’italico stivale ha fatto molto meglio del Piemonte. 8.470 immatricolazioni che raddoppiano abbondantemente il risultato di dodici mesi prima quando erano state 4.101. Questo contribuisce ad un netto miglioramento complessivo nella area piemontese-valdostana che raggiunge le 16.856 unità vendute numero ben superiore a quello fatto registrare un anno fa: 12.711. Ma perché gli uomini del “commercial automotive Valdotains” sono stati così performanti? Perché su quel territorio si immatricolano molte ma molte auto a noleggio in virtù anche di tasse più basse.
Da segnalare che, sempre in base a quanto comunicato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti nei primi due mesi del 2023 sta emergendo una continua crescita delle nuove modalità di alimentazione sulle autovetture. I numeri elaborati dall’ANFIA mostrano che le vetture con motorizzazione alternativa passano da 6.863 a 9.007. Ma se queste fanno da traino al mercato, anche le auto con motori tradizionali possono dimostrare il loro buon stato di salute. I mezzi a benzina passano da 3.174 a 3.724 mentre decisamente migliore sono i numeri dei diesel che passa da 2.674 a 4.125. Scendendo ancora più nel particolare a dare l’impulso con la motorizzazione ibrida: da 4.843 immatricolazioni a febbraio 2022 alle 7.793 attuali. Decisamente meno briosi i numeri legati alle motorizzazioni a gpl comunuqe in crescita da 1.026 a 1.276. Aumentano anche le auto elettriche che passano da 297 a 509. In leggero calo le “plugin ready” che scendono da 651 a 423. Chi sente già le il de profundis sono le vetture a metano che se nel febbraio 2022 sono state 46 in tutta la regione quest’anno non sono andate oltre alla mezza dozzina. Non si verificano grossi scollamenti prendendo in esame il periodo di analisi a tutto il bimestre dell’anno in corso. In vantaggio ancora le vetture ad alimentazione alternativa che salgono da 13.360 a 18.509 più lentamente si muove la benzina da 6.316 a 6.831 mentre grande accelerata del diesel che registra un 8.076 contro un 4.730.
E non vogliamo buttare un occhio sui segmenti? A febbraio a segnare sensibilmente la crescita sono le utilitarie dall’alto del loro 7.252 contro le 5.711. E poi i SUV arrivati a 7.764 contro i 5.683. Le auto di media dimensione non stanno a guardare e passano dalle 1.086 di un anno fa alle 1.579 di febbraio ‘23. Le monovolume, i combi, le auto sportive e di lusso restano sostanzialmente stabili.
Giorgio Gianuzzi