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Manutenzione strade, sono finiti i fondiLa Provincia: niente sgombero neve
Attualità

Manutenzione strade, sono finiti i fondi
La Provincia: niente sgombero neve

Rifacimento e pulizia dei fossi, sfalcio dell’erba, riparazione delle buche nell’asfalto. Tutte attività di cui la Provincia si occupava per mantenere in efficienza i 1350 chilometri di strade di

Rifacimento e pulizia dei fossi, sfalcio dell’erba, riparazione delle buche nell’asfalto. Tutte attività di cui la Provincia si occupava per mantenere in efficienza i 1350 chilometri di strade di propria competenza, ma che da oggi potrebbero non essere più eseguite in modo sistematico. E quel che è peggio, a rischiare la totale cancellazione è il servizio di sgombero neve e di trattamento antighiaccio.

Lo scrive il commissario straordinario dell’Ente, Alfredo Nappi, in una lettera inviata pochi giorni fa al Prefetto e al governatore Chiamparino. Il motivo è da ricercare nella condizione economico finanziaria in cui si trova la Provincia, che secondo lo stesso Commissario «presenta oggettive situazioni di grave difficoltà». Prosegue Nappi nella lettera: «Gli stanziamenti di spesa risultavano già molto limitati al momento dell’approvazione del Bilancio di previsione 2014, soprattutto relativamente alla parte corrente, in relazione alla manutenzione ordinaria delle strade. Inoltre, gli eventi eccezionali e imprevedibili dovuti alle avversità atmosferiche del primo semestre 2014, hanno prodotto l’esaurito delle disponibilità sui capitoli interessati per prestazioni di servizi e acquisto di beni».

Sulla questione neve il Commissario non lascia speranze: «Per la prossima stagione invernale non sarà possibile attivare il relativo piano di manutenzione, che prevede su tutta la rete viabile di competenza della Provincia i trattamenti antighiaccio e la rimozione della neve dalla sede stradale». Nappi ammette che l’assenza di manutenzione potrebbe non garantire le necessarie condizioni di sicurezza, anche se la Provincia, spiega, si adopererà per evitare condizioni di pericolo. La soluzione? Il Commissario si rivolge, chiudendo la sua lettera, alla sensibilità degli enti e delle istituzioni per coinvolgerli in una possibile risoluzione del problema. Regione e comuni risponderanno alla chiamata?

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