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Attualità

I consiglieri 5Stelle: «Chi si nasconde
dietro gli attivisti che ci attaccano?»

Si alzano i toni nel Movimento 5 Stelle di Asti a pochi giorni dallo scoppio di una vivace polemica tra un gruppo di attivisti e gli eletti in Consiglio comunale. Gli attivisti, in particolare, hanno rotto il silenzio per denunciare quanto accaduto lo scorso 7 settembre durante un MeetUp organizzato in municipio: uno di loro, alzatosi in piedi per leggere una nota a nome di un gruppo di sostenitori, è stato richiamato…

Si alzano i toni nel Movimento 5 Stelle di Asti a pochi giorni dallo scoppio di una vivace polemica tra un gruppo di attivisti e gli eletti in Consiglio comunale. Gli attivisti, in particolare, hanno rotto il silenzio per denunciare quanto accaduto lo scorso 7 settembre durante un MeetUp organizzato in municipio: uno di loro, alzatosi in piedi per leggere una nota a nome di un gruppo di sostenitori, è stato richiamato dal moderatore della serata affinché fosse rispettato l'ordine del giorno e quindi fosse rinviato quell'intervento a conclusione dei lavori. Tanto è bastato per creare scintille e convincere il portavoce del gruppo ad abbandonare l'aula insieme a diversi altri attivisti.

Nessuna fiducia negli eletti
Una successiva nota della "fronda 5Stelle" ha chiarito i retroscena della vicenda: gli attivisti in polemica con gli eletti astigiani non hanno più fiducia nel loro operato e chiedono che il deputato Paolo Romano si faccia portavoce del loro disagio con i vertici del Movimento e, se fosse necessario, con Grillo e Casaleggio. Questi vertici, che rispondono ai nomi di Alessandro Di Battista e Roberto Fico, dovrebbero – il condizionale è d'obbligo – intervenire per dirimere la questione e definire, una volta per tutte, chi siano gli astigiani a 5 Stelle e chi no, ovvero decretare chi avrà diritto di parlare per conto del Movimento fino alle prossime elezioni amministrative e chi, invece, non potrà avere alcun ruolo ufficiale nella compagine. Si profilerebbe così una battaglia tra eletti contro neo attivisti (anche se alcuni di loro sono vicini al M5S già da tempo) o meglio, tra la vecchia e la nuova guardia dei pentastellati astigiani.

«E' iniziata la campagna elettorale»
Sebbene Paolo Romano abbia già chiarito come i vertici del M5S riconoscano i consiglieri comunali Davide Giargia e Marcella Serpa come gli unici a poter parlare a nome del gruppo, gli stessi consiglieri hanno voluto replicare alle accuse mosse e l'hanno fatto in assetto d'attacco anziché in difesa.
«La campagna elettorale per qualcuno è già iniziata – commentano – e i primi tentativi di "attacco" al Movimento 5 Stelle astigiano, da parte di qualcuno che si definisce attivista, sono quantomeno patetici e basati su motivazioni prive di un reale fondamento. La domanda che ci sorge spontanea è: chi si nasconde dietro di loro? Forse qualcuno che non trova spazio nei tradizionali partiti? Forse qualche venditore di false promesse? O forse qualche impresentabile imbonitore? Insomma sterili polemiche che ci fanno sorridere, anzi li ringraziamo perché questi malriusciti tentativi di attacco ci danno ancora maggior visibilità e ci hanno reso e ci renderanno ancora più coesi e più forti».
Giargia e Serpa spiegano che il MeetUp del 7 settembre era una riunione organizzativa e che «un modesto gruppo di persone, con tanto di maglietta e ogni sorta di gadget M5S, nello stile e con le movenze da manuale del perfetto tifoso, capitanati da un loro "rappresentante?", "allenatore?", ha abbandonato la riunione di sua spontanea volontà, con il pretesto di non aver potuto leggere un comunicato a nome di "un gruppo?"ad inizio serata, pretendendo di non rispettare un semplicissimo ordine del giorno, comunicato settimane prima sulla pagina ufficiale del MeetUp».

«Grazie a noi, Brignolo non è più in Provincia»
Puntualizzato il fatto, i consiglieri ricordano le principali attività svolte nel corso degli ultimi tre anni dai banchi dell'opposizione (fino a poche settimane fa il ruolo di Marcella Serpa era ricoperto da Gabriele Zangirolami), non da ultimo quello che considerano uno dei loro successi: la decadenza del sindaco Brignolo da presidente della Provincia a causa dell'accertata incompatibilità tra il ruolo politico in capo all'Ente e quello di consigliere nel CdA della Cassa di Risparmio.
«Lasciamo agli altri, "chi?", le parole – concludono gli eletti del M5S – mentre noi consiglieri, insieme ai veri attivisti "nuovi" e "vecchi" che offrono il loro aiuto senza secondi fini, ci dedichiamo ai temi di interesse pubblico, come abbiamo sempre fatto e continueremo a fare con la massima trasparenza, dedizione e serietà».

Riccardo Santagati

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