Marco Bitti (foto), originario di Oliena (Nuoro), classe 1997, sarà il fantino del Borgo San Pietro anche nel Palio di Asti 2024. Al debutto, lo scorso settembre, Bitti riuscì a superare la batteria chiudendo poi la finale al sesto posto.
I tuoi inizi e l’avvicinamento alla professione di fantino come sono avvenuti?
«Ho cominciato da piccolo con i cavalli a casa per poi prendere parte ai primi Paliotti in Sardegna, che hanno rappresentato la rampa di lancio per il mio successivo trasferimento in Toscana, a Siena. A diciotto anni ho poi iniziato a fare la provincia.»
In quali scuderie hai lavorato?
«La mia prima esperienza, l’ho fatta da Francesco Carìa, dove mi sono fermato due anni e mezzo, per poi spostarmi da Carlo Sanna. Ora ho una scuderia mia, a Fogliano, e sono molto soddisfatto. Mettermi in proprio era un passo importante e credo fosse arrivato il momento di farlo.»
Quali sono stati i migliori risultati che hai ottenuto nella tua carriera?
«In Sardegna ho vinto numerosi Paliotti e in continente ho primeggiato a Montagnana, una volta nella “Provaccia” di Legnano per San Magno e due volte a Castiglion Fiorentino nel “Memorial Gentili”. La prima chiamata importante l’ho avuta da Asti, dal Borgo San Pietro, dove mi sono trovato benissimo a contatto con persone squisite.»
La finale raggiunta ad Asti ti ha aperto la strada per ottenere ingaggi in altri Palii del 2024?
«E’ servita eccome. Quest’anno, oltre a correre nuovamente ad Asti per i rossoverdi del Rettore Raviola, sarò al canapo a Ferrara per San Benedetto ed ho buone possibilità di essere tra i protagonisti del Palio di Fucecchio.»
Siena?
«I contatti con alcune Contrade li ho avuti, non mi posso lamentare considerando che soltanto da un anno mi sono messo in proprio.»
La tua scuderia: di quanti cavalli disponi?
«Ho cinque soggetti: Vittorino, Babilonias e altri tre cavalli giovani che stanno crescendo molto bene. Cammin facendo valuterò quali mezzosangue portare ad Asti, in base allo stato di forma del momento e alle loro caratteristiche.»
Il tuo sogno per il 2024?
«Innanzitutto fare bene e crescere. Poi, credo sia ovvio, sarebbe bellissimo avere una chance di montare a Siena. quello resta per il sottoscritto un obiettivo primario. »
Sei ambizioso?
«Molto. Guardo avanti e cerco sempre di migliorare. Nel 2024 mi farò trovare pronto in occasione di tutte le corse che disputerò.»
Chiudiamo con San Pietro: cosa vuoi dire al Borgo che ti ha rinnovato la fiducia per il 2024?
«Al Rettore e a tutti i Borghigiani va il mio immenso grazie. Non vedo l’ora di riabbracciarli. A settembre cercherò di ricambiare la loro fiducia con una grande prestazione.»