Ancora una volta, le divisioni nell'ambito del centrodestra, non solo non hanno premiato, ma hanno addirittura rafforzato gli altri. Questo, sostanzialmente, l'elemento principale, che
Ancora una volta, le divisioni nell'ambito del centrodestra, non solo non hanno premiato, ma hanno addirittura rafforzato gli altri. Questo, sostanzialmente, l'elemento principale, che emerge dalla tornata elettorale per le europee, secondo Paolo Milano, coordinatore provinciale di Forza Italia. Nello specifico, il partito ha ottenuto il 14,43% dei voti ad Asti, il 17,56% in provincia e il 16,82% a livello nazionale.
Rispetto a quest'ultima media – aggiunge Milano – abbiamo acquistato un punto nell'Astigiano e ciò significa quindi che abbiamo tenuto. Tuttavia, questo dato deve fare riflettere l'area moderata, che ha corso separata. Insieme, infatti, si vince, divisi no. Il coordinatore ammette quindi che l'aspettativa era di ottenere qualche punto percentuale in più. A questo proposito – sostiene – avere avuto un leader non libero di portare avanti una campagna elettorale, come invece ha sempre fatto in passato, ci ha sicuramente penalizzati. Inoltre, anche il sostegno dato, in certi casi, dal partito all'attuale Governo può essere stato non ben capito da una fetta dell'elettorato. Di contro, è stato premiato Renzi, in nome della paternità delle riforme, anche se si sa che quest'ultimo non va da nessuna parte senza Forza Italia.
Facendo poi presente la possibilità per l'ex assessore regionale piemontese Alberto Cirio di entrare nel Parlamento europeo, Milano conclude: Ora si deve continuare a lavorare insieme, anche con la Lega, e recuperare l'elettorato moderato che si è frammentato.
m.z.