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Un gruppo di volontari impegnati nella missione
Attualità

Missione “Mato Grosso”: due astigiani in partenza per il Perù

Il 18 giugno prossimo partiranno per una missione di 6 mesi in America Latina, dove insegneranno lavoro e cultura alle popolazioni più povere

Due astigiani impegnati nell’operazione “Mato Grosso”

Ci saranno due astigiani tra i sessanta giovani dell’Operazione Mato Grosso, provenienti da tutta Italia, che il 18 giugno prossimo partiranno per una missione di 6 mesi in America Latina, andranno ad insegnare lavoro e cultura alle popolazioni più povere di quei luoghi.
Francesca Rolando, 24 anni e Jimmy Arroyo, 25 anni, sono alla loro prima mis ione, il via da Milano Malpensa con scalo a Parigi dove incontreranno gli altri ragazzi e da lì destinazione Lima.
Qui passeranno qualche giorno per acclimatarsi, poi ognuno verrà assegnato ad un luogo, Francesca andrà in Bolivia, Jimmi rimarrà in Perù.

L’operazione Mato Grosso nasce nel 1967

L’Operazione Mato Grosso o OMG nasce nel 1967 quando un gruppo di giovani guidato dal Padre salesiano Ugo De Censi decide di andare in Brasile, nello stato del Mato Grosso, a costruire una scuola.
Da lì germogliò l’idea di continuare le spedizioni sostenendole con il ricavato del proprio lavoro e con gli aiuti, sia fisici che economici di tanti volontari. L’OMG opera in un centinaio di comunità in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile e non sempre è stato visto di buon occhio dalle politiche locali, tanto da aver subito, in passato, minacce rapimenti e uccisioni.

In Italia 150 gruppi

In Italia esistono oltre 150 gruppi per un totale di circa 2.000 volontari, la sezione di Asti che è stata costituita 10 anni fa conta, ad oggi, una quindicina di giovani.
La filosofia dell’Operazione Mato Grosso, come racconta Francesca Rolando, è quella di essere presenti tra le popolazioni più povere per mettersi, gratuitamente, a loro completa disposizione.
“Una volta arrivati a destinazione ognuno di noi, verrà destinato a villaggi situati a tra i 3.000 e i 4.000 metri di altitudine – spiega Francesca – le ragazze si occuperanno di seguire i bambini, insegnare a scrivere, leggere, cucire, cucinare e le varie mansioni per tenere in ordine una casa e accudire i figli, i ragazzi insegneranno lavori di falegnameria, idraulica, agricoltura.”

Altri italiani nei villaggi

In questi villaggi vivono stabilmente altri italiani (in genere una coppia) che accolgono i volontari.
E’ una vita dura quella di questi educatori, fatta di sacrifici e fatica ma anche di tante soddisfazioni, oltre ad aiutare la popolazione, creare scuole e formare i giovani locali a un lavoro, animano l’oratorio e instaurano negli abitanti di questi luoghi meravigliosi e difficili il senso dell’amicizia e della famiglia.
Domani sera (sabato), presso l’Azienda Agricola Agripassione in località Valmanera 63°, Francesca e Jimmi, in partenza per la missione, saluteranno tutti gli amici con la cena di beneficenza “Mangiare per Bene” il cui ricavato sarà interamente finalizzato per progetti in Perù e Bolivia. Chi volesse ancora prenotare può farlo al 334/3683839.  Chi fosse interessato all’Operazione Mato Grosso o per qualsiasi informazione o aiuto può chiamare il 331 5658589.

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